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LUGANO«Abbiamo bloccato un tuo pacco: contiene droga»

25.08.23 - 06:30
È l'estate delle truffe telefoniche. Dopo il falso nipote, c'è chi si finge anche l'ufficio delle dogane
Depositphotos (tatsianama)
«Abbiamo bloccato un tuo pacco: contiene droga»
È l'estate delle truffe telefoniche. Dopo il falso nipote, c'è chi si finge anche l'ufficio delle dogane

LUGANO - Una chiamata da un numero di cellulare apparentemente svizzero. Una voce registrata. La richiesta di premere il tasto 1. In queste settimane centinaia di persone sono state contattate da dei truffatori che si presentano come "l'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini", la "Polizia federale", quella Cantonale, come la "Corte internazionale di giustizia" e il "Swiss Border Control". Oppure ancora come la "Border security agency", come è successo a una nostra lettrice.

A differenza delle altre truffe telefoniche, come quella del finto nipote, in questo caso non c'è qualcuno - o perlomeno non sembra - dall'altra parte del ricevitore. «Quando ho risposto alla chiamata, una voce registrata mi ha spiegato in inglese che avevo un messaggio dalla border security agency e che un pacchetto che avrei dovuto ricevere era stato bloccato in quanto conteneva della droga o della merce contraffatta».

La nostra lettrice ci spiega quindi di essersi un po' spaventata in quanto proprio quel giorno avrebbe dovuto ricevere un pacchetto a casa. Ma, passato lo spavento, ha provato a cercare su internet il nome della presunta agenzia: introvabile. Ha smesso di prestare attenzione a ciò che diceva la voce finché la chiamata, terminato il messaggio, si è automaticamente chiusa.

Interpellato, il Centro nazionale per la Cybersicurezza (Ncsc), ci segnala che il primo caso di questo tipo è stato segnalato alla fine di giugno. «Da allora il numero di segnalazioni è rimasto sempre elevato, raggiungendo livelli record tra il 7 e il 13 agosto. Questo genere di telefonate viene definito "Fake-Support"».

In totale il Ncsc ha ricevuto 544 segnalazioni nel mese di luglio, «mentre quelle pervenute in agosto sono finora 672». In ogni chiamata, la vittima viene invitata a premere il tasto 1. Dopodiché le viene chiesto «di versare un importo di denaro su un determinato conto nonché di comunicare informazioni personali quali l’indirizzo o le coordinate bancarie. Talvolta gli aggressori tentano anche di accedere al suo cellulare utilizzando uno strumento di accesso remoto».

Considerando che la nostra lettrice avrebbe dovuto ricevere un pacchetto proprio quel giorno, ci siamo quindi chiesti se gli attacchi potessero essere mirati. «Si è trattato presumibilmente di una mera coincidenza. Visto l’elevato numero di questo genere di telefonate (il reato di truffa è il più citato in Svizzera nel 2023), la probabilità che qualcuno stia effettivamente aspettando un pacco è alta».

Già alcune settimane fa, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) - quello vero - aveva pubblicato un avviso in quanto questo tipo di telefonate si stavano verificando sempre più spesso e ai danni dei privati.

I consigli dell'Udsc:

    • Se si sospetta una frode, disconnettere immediatamente la chiamata
    • Non pagare. Non comunicare dati personali né informazioni bancarie o sui conti.
    • Nel caso in cui abbiate fornito i dati della carta di credito, contattate immediatamente l’emittente per farla bloccare.
    • Se avete effettuato un pagamento, contattate immediatamente la banca la banca in modo che possa bloccare il pagamento, se necessario.
    • Non consentite a nessuno di ottenere l’accesso remoto al vostro computer. Nel caso in cui l’abbiate già fatto, è possibile che il vostro computer sia stato infettato. Disinstallate per prima cosa il programma per l’accesso remoto.
    • Se sospettate che il vostro computer sia stato infettato, fatelo immediatamente controllare ed eventualmente «ripulire» da uno specialista. La variante più sicura è effettuare un ripristino completo del computer. Non dimenticate tuttavia di effettuare prima un backup di tutti i dati personali.
    • Inoltre, segnalando il caso al NCSC, si può contribuire a contrastare la cibercriminalità (Modulo di segnalazione). Innanzitutto controllare su www.ncsc.admin.ch se il vostro tipo di chiamata è già stato registrato. Qui sono elencate le segnalazioni più attuali: NCSC Report.
    • In caso di dubbi, si può contattare il NCSC.
    • Chi ha subito un danno finanziario a causa di una chiamata fraudolenta deve sporgere denuncia presso un posto di polizia e contattare il NCSC. L’UDSC non si assume alcuna responsabilità per costi, emolumenti o pagamenti indebiti di qualsiasi tipo risultanti da un’azione fraudolenta.
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COMMENTI
 

SFas 1 anno fa su tio
Personalmente appena ricevo di queste telefonate riappendo subito (le lingue nazionali in CH sono 3 - la 4a vabbè...ma l'Inglese non c'entra proprio). Mentre se dall'altra parte c'è un interlocutore gli dico semplicemente "I call you back', richiamo io. I numeri che usano sono cmq assegnati a persone reali, ignare del fatto. E chiaramente non richiamo.Che gente di emme...

curiuus 1 anno fa su tio
Io continuo a ricevere e-mail da mecenati che hanno deciso di donarmi qualche milione di Euro... devo avere una fortuna sensazionale... 🤣🤣🤣

Gio65 1 anno fa su tio
avrei risposto: "Ma come ancora? Quanti kg stavolta?

Pettersson 1 anno fa su tio
In pochi giorni questi mi hanno chiamato 3 volte: non ho neppure ascoltato ed ho comunicato i numeri direttamente alla Polizia.

Milite Ignoto 1 anno fa su tio
Risposta a Pettersson
Sei bravissimo

Porzarama 1 anno fa su tio
Usare il cellulare e internet unicamente per scopi di reale utilità evitando azioni di ricerca per curiosità o puro passatempo

rosi 1 anno fa su tio
ho ricevuto delle e-mail dove mi dicono che non ho ritirato dei pacchi. Non avendo ordinato nulla non ho nemmeno letto il contenuto dello scritto ed ho cestinato la comunicazione.

Kirilu 1 anno fa su tio
Risposta a rosi
idem, e-mail ricevute almeno 1 volta all'anno negli ultimi 3 anni.
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