Un’interrogazione di Tiziano Galeazzi (primo firmatario) chiede chiarimenti sui casi della spiaggia abusiva di Caprino e della banchina in Riva Vela
LUGANO - È letteralmente una pioggia di domande quella abbattutasi in questi giorni sui tavoli del Municipio di Lugano, sollecitato a più riprese a pronunciarsi sul caso della presunta spiaggetta abusiva di Caprino. La vicenda - a braccetto con quella della banchina di legno edificata in Riva Vela, di fronte a Palazzo Civico - è finita ora anche nel mirino di una doppia interrogazione firmata da Tiziano Galeazzi e altri consiglieri comunali dei gruppi UDC e Lega*.
«Un via-vai notato da nessuno?» - Sulla questione della spiaggia, Galeazzi e cofirmatari chiedono all’Esecutivo cittadino di spiegare da quanto tempo erano a conoscenza della costruzione e come sia possibile che «nessuno si sia mai accorto del via-vai di zattere con materiale da costruzione che solcavano il Ceresio in direzione di Caprino». Come noto, la struttura è stata successivamente distrutta. E a tal proposito viene chiesto se il proprietario abbia o meno «notificato i lavori di costruzione e di sgombero» e attraverso quale procedura.
Ricordando inoltre che la costruzione occupava parte del demanio pubblico, gli interroganti chiedono di indicare se il proprietario avesse ricevuto un’autorizzazione e se «esistono altre proprietà private che, durante la loro costruzione si sono impossessate, senza autorizzazione, di spiagge di dominio pubblico». Se così fosse, è «prassi rilasciare dei permessi a posteriori pur di non intervenire in modo deciso per ripristinare la legalità?», scrivono Galeazzi e cofirmatari evocando l’ombra di «problemi di gestione» all’interno del Dicastero coinvolto «in questa imbarazzante situazione».
«Qualcosa non ha funzionato» - Per quanto concerne la banchina di legno invece il problema risiede sia nella procedura delle commesse che nella realizzazione dei lavori. «Qualcosa non ha funzionato», sottolineano i firmatari che chiedono al Municipio di quantificare i costi sostenuti - indicando pure se il predetto importo rientra nel margine di competenza dell’Esecutivo - e di spiegare come «un’azienda che non ha specifiche competenze per quel genere di costruzioni abbia potuto ottenere l'appalto», subappaltando a sua volta l’opera ad un’altra società «con grosse difficoltà finanziarie».
Le domande sulla spiaggetta
Le domande sulla banchina
*Tiziano Galeazzi (UDC), Raide Bassi (UDC), Alain Bühler (UDC), Andrea Censi (Lega), Lucia Minotti (Lega), Omar Wicht (Lega), Luisa Aliprandi (Lega) e Nicholas Marioli (Lega).