La GISO commenta positivamente l'approvazione odierna del Consiglio degli Stati, ma vorrebbe di più
BELLINZONA/BERNA - «È un passo avanti verso la parità di genere, ma non è abbastanza».
La Gioventù Socialista (GISO) ha commentato così l'approvazione da parte del Consiglio degli Stati (dopo che il Nazionale aveva fatto altrettanto) della proposta di abbassare l'IVA sui prodotti igienici per le mestruazioni.
Questi prodotti sono infine quindi riconosciuti come beni di prima necessità e quindi saranno soggetti all’IVA al 2,5% e non più al 7,7%. La Gioventù socialista si dichiara «contenta della decisione presa, ma non soddisfatta».
Oltre a questa misura, infatti, i giovani socialisti ticinesi rivendicano «la gratuità dei prodotti igienici e la lotta alla precarietà mestruale (“Period poverty”). Le persone non devono mettere a rischio la propria salute a causa dei profitti del sistema capitalista».
Secondo il gruppo, il prezzo elevato dei prodotti igienici continua ad avere un forte impatto sulla vita delle donne. «In media, una donna spende in media nel corso della sua vita 4'500 franchi, di cui 2'300 franchi sono per assorbenti e tamponi)».
In conclusione, stando alla GISO, «il patriarcato deve essere combattuto con tutti i mezzi possibili e la parità di genere, che da troppi anni è ignorata anche se presente nella Costituzione dal 1981, deve essere raggiunta il prima possibile».