Presente anche la premier italiana Giorgia Meloni. La camera ardente sarà riaperta domani. I funerali avranno luogo lunedì
ROMA - Un flusso ininterrotto di persone, spesso intere famiglie con genitori e figli (anche in carrozzina), nonni e nipoti, gruppi di amici adolescenti, fans di Amici e coppie cresciute con il Costanzo show.
È stato dominato dall'affetto e la commozione l'omaggio a Maurizio Costanzo in Campidoglio, nel primo giorno di camera ardente nella sala della Protomoteca: si riaprirà domani, dalle 10:30 alle 18 e lunedì ci saranno i funerali alla Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo.
Ad accogliere il feretro di prima mattina due dei figli, il regista Saverio Costanzo con Camilla Costanzo, sceneggiatrice, mentre la vedova Maria De Filippi, in completo e occhiali neri, è arrivata, passando da un'entrata laterale, insieme al figlio adottato dalla coppia, Gabriele.
La conduttrice ha anche accolto, al suo arrivo, insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri la premier Giorgia Meloni. Maurizio Costanzo «ci lascia l'eredità di un grande giornalismo capace di dialogare con tutti e di capire che la dimensione umana delle cose è molto importante.
Lui era un uomo con le sue idee ma capace di capire tutti e gli interessava moltissimo il carattere umano delle persone» ha detto la presidente del Consiglio, ricordando di «essere legata a lui da ricordi molto antichi, non posso dire di essere un talento che ha scoperto ma le mie primissime partecipazioni televisive sono state al Maurizio Costanzo Show, avevo più o meno 17 anni. E' una persona che ha attraversato la nostra storia» e «perdiamo un grande giornalista».
Tra i tanti volti della politica arrivati in Campidoglio, anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano («Era un maestro di televisione, credo che abbia lasciato un segno importante nel giornalismo e nella tv italiana. Anche per questo abbiamo deciso d'intesa con Palazzo Chigi di proclamare i funerali solenni»), il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l'ex premier Giuseppe Conte, Gianni Letta, Francesco Rutelli con la moglie Barbara Palombelli, l'ex sindaco di Roma Virginia Raggi, Ermete Realacci («in difesa dell'ambiente era più efficace una sua iniziativa al Costanzo show che 10 documentari»).
Molti anche i protagonisti dello spettacolo e del giornalismo con amici come Rosario Fiorello che si è fermato in raccoglimento ponendo le mani ai due lati del feretro e insieme alla moglie è rimasto a parlare a lungo con famigliari e amici del giornalista; Valeria Marini, Mariella Nava, Lino Banfi con la figlia Rosanna; Vincenzo Salemme; Pierluigi Diaco che non ha trattenuto la commozione e Valerio Mastandrea che ha portato una rosa; Mara Venier, Alberto Matano, Massimo Giletti, Marco Bellocchio, Giovanna Ralli, Paola Barale, Rossella Brescia, Nicola Porro, Andrea Purgatori.
Intorno al feretro, sul quale è stata posta una foto del giornalista sorridente, tante rose bianche, la cartellina nera lucida per i 40 anni del Maurizio Costanzo Show, fiori e doni portati dalle persone, da un pacchetto blu a un mazzo di fiori, con una lettera nella quale si ringrazia il giornalista, accompagnata anche dal disegno di una tartaruga, un animale particolarmente amato dall'autore di Bontà loro: ne collezionava raffigurazioni in ceramica che regalava anche agli amici.
«C'è un omaggio commovente dei romani e delle romane a un gigante della televisione della cultura e del giornalismo come Maurizio Costanzo - ha commentato Gualtieri -. È una persona a cui tutti noi dobbiamo molto e alla quale Roma renderà omaggio adeguatamente». Sul palcoscenico del Costanzo Show «sono arrivati anche temi come la lotta alla mafia», ha ricordato Francesco Rocca. Dedicare a Costanzo un teatro «sarebbe una bellissima idea», ha aggiunto.
Tanti anche i ricordi degli spettatori dei suoi tanti programmi, in fila all'esterno sulle scale della sala della Protomoteca: «Con lui sono cresciuta - ha spiegato Katia, cinquantenne toscana - ho imparato molto dalle sue trasmissioni». Mentre Luca, 30 enne di Bergamo ha commentato: «lo seguo da anni, mi colpiva il suo impegno contro la mafia».
Non sono mancati i pensieri affettuosi di amici come Lino Banfi: «Mia moglie e Maurizio se ne sono andati quasi contemporaneamente. Lui con la sua galanteria ha fatto passare prima Lucia. Ora staranno insieme».
Rossella Brescia ha ricordato un cha cha cha ballato insieme a Buona domenica («Era bravissimo»). Giovanna Ralli, che a 20 anni era stata per un breve periodo fidanzata con il giornalista, lo ha definito «un grandissimo amico» un uomo straordinario, che ha «conquistato le persone, essendo se stesso».