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La minaccia nel caso in cui gli Hezbollah, alleati dell'Iran, non finiranno di attaccare.
TEL AVIV - «Israele non vuole la guerra ma non esiterà a spianare e riportare il Libano "all'età della pietra" se gli Hezbollah, alleati dell'Iran, non finiranno di attaccare». Il ministro della Difesa Yoav Gallant dagli Usa è tornato ad ammonire Beirut per una crisi che - secondo molti osservatori - sembra ormai a un passo dal precipizio.
Washington lo ha messo in guardia sul fatto che anche una limitata azione di terra in Libano porterebbe al conflitto regionale che coinvolgerebbe anche l'Iran. Un allarme non ignorato dal premier Benjamin Netanyahu che però a sua volta ha avvertito: «L'Iran ci combatte su più fronti, da Hamas agli Houthi, ma vuole rovesciare anche la Giordania e conquistare l'intero Medio Oriente. È una minaccia per tutti».
Intanto il Financial Times - sulla base di foto satellitari e analisi di esperti - ha rivelato che negli ultimi mesi Israele avrebbe creato «una striscia di sicurezza» profonda 5 chilometri all'interno del territorio libanese. Lo scopo - per la stessa fonte - è «una zona morta» che tenga lontani gli Hezbollah dal confine con Israele. Secondo un alto funzionario dell'Idf, citato dal quotidiano, "non si tratta di una zona cuscinetto, ma si vuole solo respingere gli Hezbollah». Israele ha già fatto evacuare circa 60 mila abitanti del nord a ridosso della frontiera, ma il Controllore di Stato Matanyahu Englman ha avvisato che il governo, in caso di guerra, deve assumere «un'azione unificata e ordinata» per spostare la gente. Basti pensare ad esempio a una città importante come Haifa che si trova a pochi chilometri dal confine.
