La fusione con Credit Suisse ha fatto slittare la pubblicazione del resoconto da fine luglio al 31 agosto
BERNA - L'acquisizione di Credit Suisse (CS) - conclusa oggi - fa slittare i conti trimestrali di UBS: il resoconto del periodo aprile-giugno sarà pubblicato solo il 31 agosto, e non come al solito a fine luglio, ha fatto sapere in data odierna la società.
Questo perché il consolidamento dei dati dei due istituti, ciascuno con numerose regioni, suddivisioni e filiali, richiederà probabilmente molto tempo, soprattutto perché finora le due banche hanno utilizzato principi contabili diversi (IFRS per UBS e US GAAP per CS). In futuro la contabilità sarà tenuta secondo il modello IFRS nonché in dollari, come avviene oggi per la società guidata da Sergio Ermotti.
Il coefficiente di fondi propri di qualità primaria (Common Equity Tier 1, CET1) dovrebbe attestarsi al 14% nel secondo trimestre e rimanere allo stesso livello per l'intero 2023, fa sapere UBS. La dirigenza prevede che "le perdite operative e i significativi oneri di ristrutturazione di Credit Suisse saranno compensati da una riduzione delle attività ponderate per il rischio".
Come già annunciato in maggio UBS e Credit Suisse (CS) rimarranno peraltro entità separate anche dopo la fusione, perlomeno per un certo tempo: UBS Group gestirà infatti inizialmente due società madri separate, UBS SA e Credit Suisse SA. Presidente del consiglio di amministrazione (Cda) di CS sarà Lukas Gähwiler, che è vicepresidente del Cda del gruppo UBS.