Valentina Aricò-Respini, Consigliere comunale Minusio, candidata al Gran Consiglio per il PLR.
Progettare il vuoto è molto diverso dal progettare niente.
Ci si chiederà come si possa progettare la forma del vuoto oppure il suo colore oppure come si possa garantire qualità architettonica allo spazio vuoto.
Tutto ciò può sembrare un contro senso, ma in verità il vuoto urbano è ciò di cui i Comuni Ticinesi hanno più bisogno.
Da molti anni, ormai, assistiamo a un grande sviluppo edilizio che però non deve in alcun modo pregiudicare la qualità dello spazio comune.
Sempre più, in nome di una errata urbanizzazione centripeta, i Comuni rinunciano a spazi pubblici, spazi aggregativi e a spazi dove il vuoto si fonde con il pieno in un mescolarsi di densità che donano nuova peculiarità architettonica al nostro spazio percepito. Il vuoto urbano crea respiro nel quartiere, un luogo di aggregazione caratteristico e particolare, specchio dei cittadini che lo vivono e che lo plasmano in base alle proprie esigenze e necessità.
Con il progredire di questa tendenza notiamo purtroppo la scomparsa di giardini, di campi sportivi e di parchi pubblici senza renderci conto di quanto simili spazi, in un’era così racchiusa nei social e nelle app, costituiscano un tesoro di cui è bene riscoprirne la preziosità e l’importanza.
Una attenta pianificazione dello sviluppo territoriale è la base per l’individuazione di spazi dove creare il vuoto.
Gli strumenti come masterplan, piani regolatori, amministrazioni comunali e cantonali sensibili non sono altro che le basi fondanti per un futuro in cui nuovi spazi di qualità possano essere goduti trasversalmente da tutta la società.
Non è un caso che una corretta pianificazione territoriale richieda il coinvolgimento di tanti specialisti come gli architetti, i paesaggisti, gli urbanisti e gli specialisti per i temi della mobilità e delle infrastrutture.
Perché un conto è progettare qualcosa, altro conto è progettare un vuoto.
Un vuoto che riempia lo spazio. Un vuoto che riempia lo spirito.
Un vuoto che dia qualità. Una qualità che non resti vuota.