HCAP/HCLAmbrì a secco, Lugano soddisfatto a metà

AMBRÌ/LUGANO - In frenata dopo il derby vinto. Sempre in partita e combattivo, questo assolutamente sì, ma incappato anche in alcuni "blackout" che hanno di fatto compromesso le sfide contro Friborgo (4-3), Langnau (3-4) e Losanna (5-4). Tre sconfitte filate tutte nei 60’, per un esito invero anche severo, dal momento che qualche punticino qua e là l’avrebbe probabilmente meritato. È un'istantanea dell'Ambrì di Cereda, che non si è inceppato - il gioco c’è, il carattere pure ad immagine del feroce finale alla Vaudoise Arena - ma per tornare a sorridere deve migliorare alcuni aspetti, a partire dalla permeabilità difensiva (con 38 reti subite è ora la quarta squadra più perforata della Lega).

Troppe infatti le segnature concesse nelle ultime partite, dove si è messo in situazioni “scomode” dovendo poi giocoforza inseguire. Col Langnau ci ha provato risalendo dal 3-0 al 3-3, ma poi Harri Pesonen ha gelato la Gottardo Arena superando Fadani, autore di un'ottima prova dopo il suo ingresso al posto di Senn (sullo 0-3). A Losanna è stata una partita diversa, coi biancoblù a tratti anche arrembanti. Un passaggio a vuoto ad inizio terzo tempo - con un'incertezza di Juvonen sul 3-2 e il rapido allungo dei vodesi fin sul 5-2 - è però stato pagato a carissimo prezzo. Da lì l'Ambrì ci ha comunque creduto e ha reagito, ma non è bastato. Domani, a Rapperswil, nuovo esame per un gruppo che vuole tornare a muovere la propria classifica. 

Di punti ne ha invece raccolti tre il Lugano, che venerdì ha onorato con una sofferta vittoria la memoria del Presidentissimo Geo Mantegazza. Era importante non steccare contro l’Ajoie, ultimissimo a -10 dal 13esimo posto. Nel 4-3 in rimonta sui giurassiani si sono messi in evidenza Carr, Zohorna e Joly, tutti a segno e schierati insieme nel primo blocco con buone risposte per coach Gianinazzi.

Sabato, con Schlegel tornato tra i pali al posto di Huska, i bianconeri non hanno però graffiato nonostante una buona mole di gioco: il doppio dei tiri rispetto ai Dragoni (32 a 16), sfociati però in un amaro 4-0. Fuori casa sono ora quattro le sconfitte consecutive. Trend da invertire possibilmente venerdì a Davos. Prima c’è però l'importante impegno casalingo contro lo Zugo, atteso domani alla Cornèr Arena, dove l’HCL sin qui ha sempre vinto (5 su 5).