Personale sanitario zurighese invitato per un secondo richiamo del vaccino anti-Covid. Ma si è trattato di un errore
ZURIGO - Il personale sanitario ha la possibilità di ricevere la quarta dose del vaccino anti-Covid. Anzi no. È quanto successo in questi giorni nel Canton Zurigo, dove le autorità hanno inviato svariati SMS con cui informavano i dipendenti delle strutture ospedaliere sulla possibilità di effettuare un secondo richiamo, «per una protezione ottimale» dal Covid.
Ma i messaggi in questione sono stati inviati per sbaglio, come spiega Jérôme Weber del Dipartimento della sanità del Canton Zurigo, interpellato da 20 Minuten. La quarta dose non è infatti stata approvata da Swissmedic, tanto meno raccomandata dalla Commissione federale per le vaccinazioni (CFV). Sulla questione degli SMS è nel frattempo stata avviata una verifica interna.
Tuttavia, se a Zurigo si è trattato di un errore, altrove c'è chi effettivamente sta somministrando la quarta dose. Si tratta dell'Ospedale universitario di Basilea, dove la possibilità viene data a tutto il personale, come afferma il portavoce Nicolas Drechsler. Tuttavia è un provvedimento non ufficiale, che viene concesso solo su «espressa richiesta» dell'interessato.
In ogni caso, una raccomandazione per una seconda vaccinazione di richiamo non sarebbe al momento necessaria, secondo Christoph Berger, presidente della CFV. «Le nostre indicazioni relative alla vaccinazione Covid mirano a prevenire i ricoveri». E attualmente le ospedalizzazioni sono sotto controllo, in quanto per le persone che hanno ricevuto tre dosi il rischio di un ricovero è molto basso. «I dati mostrano che i pazienti Covid ospedalizzati hanno più di sessant'anni e per lo più non sono vaccinati» osserva Berger.
Una persona può comunque decidere, con il proprio medico, di ricevere una quarta dose. Lo conferma l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Il secondo richiamo è raccomandato per chi ha un sistema immunitario estremamente debole.