La fondazione elvetica di ricerca nel campo della pace contesta le azioni dei dipendenti vicini ad Hamas, ma difende l'organizzazione
BASILEA - «La Svizzera deve continuare a finanziare l'agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa)». È il parere di Swisspeace, fondazione elvetica di ricerca nel campo della pace.
Secondo Laurent Goetschel, direttore di Swisspeace, le azioni di alcuni dipendenti - accusati di aver sostenuto Hamas nel perpetrare gli attacchi del 7 ottobre in Israele - sono «deplorevoli», tuttavia «ciò non è un motivo per mettere in discussione l'intera organizzazione».
«Non sono dell'idea che la Confederazione debba sospendere i finanziamenti all'Unrwa», ha dichiarato Goetschel in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano romando Le Temps.
«Il fatto che dipendenti dell'organizzazione abbiano preso parte agli atti terroristici è deplorevole e queste persone devono venire punite», ha precisato il 59enne, professore di scienze politiche all'università di Basilea, ma «per il momento, non ci sono alternative per l'istruzione e la salute della popolazione palestinese», sottolinea Goetschel.
L'agenzia dell'Onu che fornisce aiuti vitali ai civili è stata al centro di polemiche da quando lo Stato ebraico ha accusato dodici dei suoi 30'000 dipendenti regionali di essere coinvolti nell'attacco di quattro mesi fa compiuto dal gruppo islamista palestinese Hamas.
In risposta, una dozzina di Paesi, tra cui i principali donatori come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Svezia, hanno annunciato la sospensione dei loro finanziamenti all'agenzia.
La Svizzera, invece, è in attesa di maggiori informazioni prima di prendere una decisione sui suoi aiuti all'Unrwa.