In quarant'anni Roberto Knijnenburg ha raccolto oltre 3'500 cartoline d'epoca
LUGANO - «Sì, molti luoghi di Lugano sono diventati brutti. Ma d’altra parte anche Lugano deve crescere e stare al passo coi tempi». Con queste parole Roberto Knijnenburg, 58enne di Cadro, ci accompagna in un viaggio nel tempo alla scoperta di una città completamente diversa, in cui le strade erano ancora percorse da tram e carretti trainati dai cavalli. Un viaggio all’inizio del Novecento che intraprendiamo addentrandoci nel piccolo regno di Knijnenburg, fatto di antichi fogli volanti ticinesi, volumi storici e soprattutto oltre 3’500 cartoline d’epoca di Lugano. «Ho iniziato a collezionarle quarant’anni fa con l’intenzione di pubblicare un libro» ci spiega. Per ora il libro non ha visto la luce, ma nel frattempo la passione ha portato il 58enne (e lo porta tuttora) a visitare regolarmente mercatini e siti web specializzati.
Laddove c’era l’erba - Sfogliando le cartoline, si scopre una Lugano che in oltre un secolo è cambiata molto. Sono stati demoliti edifici per lasciare il posto ad aree verdi (è il caso del Belvedere del Parco, che si trovava sul lungolago dove oggi c’è il Giardino Belvedere) o per creare nuovi assi stradali (si pensi all’albergo Schweizerhof rimpiazzato dall’asfalto di Via Magatti). E le vedute dall’alto mostrano una città che pare quasi un villaggio, attorniato da vasti prati e campi (nelle immagini non mancano gli ancora giovanissimi 71 ippocastani di Viale Castagnola). Distese verdi che con il passare del tempo sono state invase dagli edifici, permettendo alla città di crescere.
Qualcosa è migliorato - Certo, Lugano è cresciuta. Ed è dunque anche cambiata. Secondo Knijnenburg è comunque «difficile dire quali siano le zone che sono veramente peggiorate». A titolo d’esempio, ci parla del LAC: «Le cartoline del vecchio albergo mostrano un bellissimo parco». Ma i cambiamenti non portano soltanto peggioramenti. «Ci sono anche luoghi che sono nettamente migliorati - afferma il collezionista - tra questi l’area in cui si trova il Lido cittadino, dove prima c’erano soltanto sassi e sterpaglie, oppure la passeggiata sul lungolago».
Un viaggio virtuale - Negli scorsi giorni sul suo profilo Twitter Knijnenburg ha dato il via a un viaggio virtuale nella Lugano di un tempo: «Una passeggiata che con una foto al giorno ci porterà da Cassarate fino a Paradiso, passando quindi alle principali zone d’interesse». Per seguire questo particolare percorso attraverso il tempo, basta diventare follower di @KnijRob.