Il racconto degli allievi: «I professori passavano le risposte sottobanco». E il Ministero italiano conferma: irregolarità gravi
LUGANO-NAPOLI - «Ecco qua le risposte giuste. Ma se arrivano dei controlli, non dite che è colpa nostra». Le “soffiate” agli esami capitano anche in Ticino: il Decs ha aperto lunedì un'indagine su un caso sospetto in un istituto del Sopraceneri. A Pomigliano d'Arco però sono la normalità. Lo sanno bene gli studenti di una scuola privata luganese che, quest'anno, si sono recati fino nella città alla periferia di Napoli per il test di maturità.
«Risposte sottobanco» - Perché affrontare un viaggio di 800 km, con tanti istituti (italiani e svizzeri) più a portata di mano? Ce lo eravamo chiesto in un articolo settimana scorsa. E a raccontarcelo ora sono gli stessi ragazzi, che l'esame napoletano l'hanno sostenuto e (ovviamente) superato. «Era chiaro fin da subito che non ci sarebbero state difficoltà» racconta uno di loro. Le risposte agli studenti più deboli «vengono fornite direttamente dai professori, passando tra i banchi» precisano gli allievi. Ad alcuni, inoltre, sarebbe stato raccomandato di «non copiare tutte le risposte giuste ma solo una parte, per non avere risultati troppo positivi».
«Gravi irregolarità» - Il malandazzo non è sfuggito al Ministero dell'istruzione italiano (Miur), che già nel 2016 ha sanzionato l'istituto di Pomigliano che ha promosso gli studenti ticinesi. Il motivo? «Gravi irregolarità in sede di esame» fanno sapere dal Miur. La sanzione è stata sospesa a seguito di una causa legale tuttora in corso.
Fogazzaro: noi all'oscuro - A Lugano non sembra esser giunta eco della vicenda. «Gli esami si sono finora svolti regolarmente» commenta la direzione della scuola Fogazzaro di Breganzona, che ha preparato gli studenti al test: «Non siamo al corrente di irregolarità e problemi legali». Ai ragazzi «viene proposto l'istituto di Pomigliano come sede d'esame assieme ad altri più vicini, e questo in base all'offerta di percorsi di studio proposti» sostiene Silvana Giunta, direttrice della Fogazzaro.
«Non forniamo numeri» - «A scegliere - prosegue Giunta - sono gli allievi e le loro famiglie». E scelgono bene. Nel 2008 su 72 studenti ticinesi candidati alla maturità a Como (istituto Teresa Ciceri) solo 6 furono promossi: gli studenti del Fogazzaro intentarono ricorso, ma venne respinto. Ora a Napoli le cose vanno meglio. E in cinque anni la collaborazione è cresciuta esponenzialmente: su 120 studenti iscritti a Lugano, almeno 110 quest'anno avrebbero superato l'esame a Pomigliano. «Il tasso di promozione è molto migliore» ammette l'istituto, ma non conferma i numeri. «Sono informazioni riservate».