La consigliera federale Simonetta Sommaruga è stata ospite del terzo Forum innovazione
LUGANO - «Il Canton Ticino è ricco di progetti all'avanguardia, non sempre facili da realizzare, ma nei quali la ricerca, le autorità e i cittadini hanno creduto e continuano a credere». È con queste parole che la consigliera federale Simonetta Sommaruga è intervenuta questo pomeriggio alla terza edizione del Forum innovazione Svizzera italiana, che la SUPSI ha organizzato al Palazzo dei Congressi.
Esponenti del mondo politico, economico e scientifico attivi a vari livelli hanno proposto interventi focalizzati sulle sinergie necessarie alla creazione di innovazioni a sostegno di uno sviluppo sostenibile della società.
Nel suo discorso di apertura il presidente del Consiglio SUPSI, Alberto Petruzzella, ha sottolineato l’importanza del Forum quale piattaforma di dialogo: «Sono numerose - ha detto - le sfide globali che interrogano la comunità scientifica, la politica e il mondo economico a livello locale, nazionale e internazionale». Il ruolo di un’istituzione universitaria come SUPSI, ha ricordato, «è anche quello di favorire il dialogo tra i diversi attori e creare
occasioni di incontro come questa, cosciente del fatto che la sostenibilità richiede soluzioni condivise».
Nel suo intervento la direttrice del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ha reso merito alla SUPSI che «ha sviluppato nel tempo una buona capacità di fare rete e stabilire sinergie progettuali tra diversi partner, progetti e discipline. Una scuola universitaria professionale ai confini tra la scienza e la pratica, orientata allo sviluppo di soluzioni innovative sostenibili volte a generare ricadute positive per la collettività».
Gli interventi proposti dal Forum si sono focalizzati sull'importanza della sostenibilità nell’ambito delle attività condotte da aziende e istituzioni accademiche all’interno dell’ecosistema dell’innovazione.
Il pomeriggio è proseguito con una tavola rotonda, cui ha partecipato anche il presidente del Governo Manuele Bertoli, e si è chiuso con le parole del direttore generale della SUPSI Franco Gervasoni a proposito delle capacità di far rete evocate da Sommaruga: «Si tratta - ha commentato - di attitudini non scontate che sono entrate in questi 25 anni a far parte della cultura della SUPSI, grazie all’azione quotidiana di molte persone consapevoli che solo con questo approccio è possibile far fronte alle nostre responsabilità».
Oltre ai momenti di confronto, nell’atrio del Palazzo dei Congressi è stata esposta una selezione dei circa 700 progetti condotti annualmente dalla SUPSI nell’ambito della ricerca applicata e dei servizi al territorio, presentati dalle ricercatrici e dai ricercatori attivi in molteplici settori. Una bella vetrina per il Ticino che sa innovare.