Immortalato dalla polizia locale cittadino proveniente della Svizzera che scarica i suoi rifiuti in una località comasca non rivelata per tutelare le indagini
CHIASSO - Del fenomeno del frontalierato del pattume se ne parla da tempo. Nelle regioni di frontiera tra Svizzera tedesca e Germania la stampa d'Oltralpe ha riferito ampiamente in passato del malcostume che ha visto l'intervento delle autorità tedesche e francesi, confrontate con rifiuti abbandonati sui piazzali dei supermercati e nei boschi di Lörrach e dell'Alsazia da parte di cittadini provenienti dalla Svizzera.
Nella Confederazione il principio del più «inquina più paga» si è tradotto in una tassa sul sacco. Sacco nel quale, comunque, si deve ancora buttare la stragrande maggioranza degli imballaggi alimentari in plastica, ad esclusione del PET, che contribuiscono a mantenere comunque alto il consumo di buste per rifiuti. Il tema della impossibilità di differenziare i diversi tipi di plastiche e quindi ridurre i rifiuti nel sacco è di attualità in Svizzera tedesca. In marzo sulla tematica si esprimerà l'Ufficio federale dell'ambiente.
A Basilea, dove la tassa sul sacco è in vigore dal 1993, un rotolo da 10 sacchi da 35 litri costa 23 franchi, corrispondente a 2,30 franchi per unità.
All'estremo sud della Confederazione, è Chiasso ad essere stato il primo Comune a livello ticinese ad introdurre la tassa sul sacco, nell'ormai lontano 1994. Comune di confine che ha fatto da apripista in Ticino.
Ed è proprio a pochi chilometri da Chiasso che la polizia locale ha raccolto prove che dimostrerebbero quanto moltissimi lariani denunciano oramai da anni, ossia quella che Espansione TV definisce così: «la sgradevole abitudine di alcuni cittadini svizzeri hanno eletto Como a discarica abusiva personale».
Infatti è da anni che sulla linea di confine si vocifera del malcostume, ma finora di prove schiaccianti non ve ne erano state. Fino ad oggi. Grazie alle videocamere delle due volanti in forza al Comune a alla Polizia Locale, è stato immortalato l'abuso nei giorni scorsi. Come riferisce sempre ETV, «si vede un uomo a bordo di una Bmw che non si limita a scaricare i sacchi ma che - si deduce chiaramente dalla sequenza - li svuota del contenuto e li ripone nel baule dell'auto».
L'esatta ubicazione della zona non è stata riferita per tutelare l'attività di indagine, in tutti i casi le segnalazioni ricevute alla redazione di Espansione TV provengono da numerose zone periferiche della città.
Bruno Magatti, assessore all'ecologia del Comune di Como, ha dichiarato ai microfoni dell'emittente comasca che «la lotta agli abusi continua senza sosta» e che «le telecamere sono uno strumento eccellente per un monitoraggio costante». Sempre da Magatti si apprende «che il cittadino svizzero, una volta identificato, rischia una sanzione di 600 euro».