In quarantena diversi militi del battaglione di polizia militare 3
Diversi i soldati posti in quarantena. Poche le informazioni fornite loro: «Ci dicono di lavarci le mani. E ci controllano la temperatura una volta al giorno»
BERNA - «Siamo in isolamento da domenica. Dal rientro in caserma dopo il fine settimana». A parlare è un camerata del primo milite risultato positivo al coronavirus, localizzato alla piazza d'armi di Wangen an der Aare (BE). Anche lui, come diversi altri soldati impegnati nel corso di ripetizione con il battaglione di polizia militare 3, è stato posto in quarantena nell'infermeria: «Sono in una stanza assieme ad altri tre commilitoni. Il ragazzo infetto, che dovrebbe essere ticinese, è in un altro locale, assieme a tre persone, i compagni che dormivano con lui».
In quarantena sarebbero, insomma, tutti i militi entrati in contatto con il soldato febbricitante. «Non so quanti siano in totale. Stanno ancora verificando chi sia entrato in contatto con lui».
L'ammalato avrebbe dichiarato i sintomi influenzali subito, appena rientrato in servizio: «Ha viaggiato in treno o in bus. Hanno fatto i test e iniziato a disporre tutto per la quarantena - spiega il collega -. Noi, che dormivamo nella stanza accanto, siamo stati posti lo stesso in isolamento».
Per ora nessun altro avrebbe manifestato sintomi influenzali: «Stiamo tutti bene al momento. Solo io avevo qualche decimo di febbre - sottolinea il soldato -. Ma non avverto nessun sintomo influenzale».
Da domenica tutto scorre nell'attesa: «Ci dicono poco - aggiunge il soldato -. Vengono al mattino a misurarci la temperatura e a verificare il nostro stato di salute. Se dobbiamo andare al WC dobbiamo mettere mascherina e guanti in lattice, mentre in camera possiamo stare senza. Probabilmente resteremo in isolamento almeno una settimana, se non due. Nel frattempo si mangia e si dorme. Insomma, ci si annoia».