L'avvocato scrive nuovamente a Governo, Parlamento e Consiglio nazionale affinché intervengano subito
BELLINZONA - Prendere posizione sull’abolizione immediata delle tariffe «da strozzinaggio» del medico del traffico. Lo aveva chiesto Tuto Rossi e lo rilancia oggi, «entro il primo giorno di primavera», scrivendo a Governo, Parlamento e Consiglio nazionale.
L’avvocato, che aveva consegnato una lettera firmata da 130 persone per abolire «la tariffa vessatoria» della Sezione della circolazione, rilancia la questione forte degli atti presentati nell’ultimo periodo sulla discussa figura del medico del traffico.
I deputati ticinesi Marco Chiesa e Lorenzo Quadri hanno presentato due mozioni, chiedendo al Consiglio federale di attivarsi sulla questione. La proposta del consigliere nazionale UDC incarica il Governo di modificare l’Ordinanza sull'ammissione alla circolazione (OAC) al fine di semplificare la formazione per l'ottenimento del titolo di Medico del traffico, per «evitare l’instaurarsi di posizioni monopolistiche in questo settore dovute all’iter troppo complesso della formazione». Più drastica è invece la direzione proposta da Lorenzo Quadri, che punta il dito contro i «limiti» mostrati da Via Sicura, e chiede al Consiglio federale di presentare al Parlamento una proposta di modifica legislativa che preveda l’abolizione della figura che ha «causato situazioni non sostenibili, legate sia alla situazione di monopolio in cui opera la dottoressa italiana, ma anche alla figura stessa».
L’UDC ha depositato un’iniziativa parlamentare elaborata per la regolamentazione del settore, che intende stabilire per legge delle «tariffe ragionevoli» cui il medico (o i medici) del traffico dovrà attenersi fatturando le sue prestazioni.
«Vi riproponiamo la domanda - scrive oggi Tuto Rossi -: siete d'accordo di abolire le attuali tariffe del medico del traffico intervenendo subito e concretamente?».