Sono state consegnate le firme raccolte in una settimana per la salvaguardia del patrimonio arboreo di Viale Stazione. «Se necessario verranno lanciate altre azioni di sensibilizzazione»
BELLINZONA - 6’500 non è solo il codice di avviamento postale di Bellinzona, sono anche le firme raccolte in favore dei tigli di Viale Stazione consegnate questa mattina nelle mani del sindaco Mario Branda. E sono grandi numeri in difesa dei 100 tigli e 7 ippocastani, considerato che la petizione è stata lanciata una settimana fa, in pieno periodo di ferie estive.
Le 6’500 firme - riferisce il consigliere comunale dei Verdi Ronnie David - sono state consegnate simbolicamente su una penna USB «per evitare di utilizzare inutilmente la carta».
I firmatari chiedono al Municipio che nell’ambito del progetto di riqualifica di Viale Stazione non vengano sacrificati «sull’altare di criteri estetici o utilitaristici» gli alberi, ma anche una maggiore strategia nella salvaguardia e valorizzazione del verde urbano.
Ma i promotori della petizione popolare pongono l’accento anche su un altro punto: «Con il crescere delle firme, si è costatato un radicale mutamento nelle motivazioni del taglio». Si è passati dall’armonizzazione del design di Viale Stazione «all’insinuazione del dubbio nella popolazione sulla sanità delle radici delle piante, sulla messa in pericolo dei cittadini e sulla possibilità di malattie dei fusti».
In difesa del «patrimonio arboreo della città», inoltre, i promotori precisano che «se necessario altre azioni di sensibilizzazione verranno lanciate nelle prossime settimane».