La banca ha iniziato il trasferimento dei clienti dopo una prima fase di test, in settembre, «andata molto bene»
ZURIGO - La migrazione è partita: i primi clienti di Credit Suisse sono stati trasferiti sulla piattaforma di UBS e la cosa sta funzionando, ha indicato Mike Dargan, responsabile degli aspetti tecnologici della grande banca.
«In settembre abbiamo effettuato un test con diverse centinaia di clienti di Hong Kong e Singapore, con vari gradi di complessità: è andata molto bene», ha affermato il 47enne inglese in un'intervista all'agenzia Reuters. Dopo tale successo l'intero team di UBS «si è tolto un grosso peso», ha aggiunto. In passato il Ceo Sergio Ermotti aveva infatti descritto il trasferimento dei clienti come il rischio maggiore della fusione.
Stando al Chief Operations and Technology Officer - questo il nome della carica del dirigente - nei prossimi trimestri circa 1,3 milioni di clienti di CS passeranno sulla piattaforma di UBS. Oltre ai dati personali, dovranno essere incorporate anche le informazioni finanziarie e di compliance, cioè di rispetto delle normative. Lo stock di dati di Credit Suisse ammonta a circa 110 petabyte, dove un petabyte corrisponde a 500 miliardi di pagine di testo o a un film della durata di due anni e mezzo.
Secondo i piani i clienti CS in Lussemburgo e Hong Kong saranno migrati nelle prossime settimane, seguiti da Singapore, ha dichiarato Dargan. I restanti paesi seguiranno entro la fine dell'anno e nel 2025. Nell'ambito dell'integrazione UBS sta anche rinunciando a circa il 90% del totale di 3000 applicazioni in uso presso Credit Suisse. Finora il gruppo ne ha disattivate 560 e ha fermato anche 40'000 dei circa 100'000 server CS, ha concluso il manager con master conseguito a Oxford.