Valentina Mühlemann, Avanti con Movimento Ticino&Lavoro
Con questa “lettera” mi rivolgo a tutti i giovani che hanno disertato le urne, care ragazze e cari ragazzi, capisco la vostra sfiducia riguardo la politica, si parla di futuro e dalle ultime proposte del Governo i tagli vanno sempre a toccare le fasce di popolazione più indifese. Purtroppo non votare è la cosa peggiore che si possa fare, perché il vecchio detto “chi tace acconsente” mina il vostro futuro, più di quanto possiate immaginare nel vostro meraviglioso modo di vivere il “qui e ora”. In un Cantone in cui gli stipendi sono i più bassi rispetto alla media nazionale, in un territorio in cui trovare un impiego dignitoso diventa frustrante, poiché vi è una carenza di datori di lavoro disposti a dare condizioni di lavoro in linea con il resto del Paese, in un Ticino in cui giovani e adulti hanno gettato la spugna e hanno smesso di farsi sentire perché non vengono ascoltati, capisco sia dura non cestinare la busta con le schede di voto.
Eppure serve la vostra forza, serve la vostra voce, perché nel mondo del lavoro si richiedono competenze e formazione ma poi si vanno a tagliare proprio i fondi alla scuola ed è un gatto che si morde la coda. Vi si chiede coerenza già dalle scuole dell’obbligo, a voi che per proteggere i nostri nonni e le persone fragili siete rimasti a casa durante la pandemia, non vi siete abbracciati e non avete potuto neanche piangere in compagnia dei vostri amici. La stessa vostra delicatezza e coerenza non si vedono nelle proposte di tagli alle case anziani, al settore invalidi, ai sussidi di cassa malati, al trasporto pubblico. Purtroppo non tutte le persone bisognose di cure e attenzioni hanno famigliari e amici che possano provvedere assiduamente alle cure, al trasporto e al sostegno finanziario, quindi domandiamoci dove è finito lo slogan “proteggiamo le persone fragili”, quando la fragilità non riguarda solo la salute ma anche la storia di una vita intera.
In un momento in cui i vostri genitori fanno salti mortali, magari fanno anche due lavori, per permettervi di formarvi e di scegliere la professione che vi renderà indipendenti e felici, si vanno a toccare i fondi per le borse di studio e quelli universitari, mettendo ancora più in difficoltà le famiglie.
Avanti con Ticino&Lavoro si impegna a trovare delle soluzioni a misura di popolo, nasce proprio dalla volontà di supportare le persone comuni, perché la politica dovrebbe tornare a fare gli interessi dei cittadini e delle cittadine del Canton Ticino. Nelle prossime settimane si tornerà alle urne e questa volta speriamo che l’affluenza al voto sia più consistente, siate responsabili e pensate che il vostro futuro dipende anche dalla vostra avvedutezza. Amalia Mirante ci insegna che davanti alle ingiustizie bisogna lottare e, per dar voce al Ticino, ha coraggiosamente fondato Avanti un movimento a misura di famiglia, proprio perché il suo impegno è quello di sostenere i residenti con la creazione di posti di lavoro e rafforzando la formazione. È stata criticata? Sì, ma il sogno di un Ticino più giusto e vivibile è il motore che muove tutti gli ingranaggi di Avanti insieme al Movimento Ticino&Lavoro. Vale dunque la pena sostenere la sua candidatura per il Consiglio degli Stati alle elezioni di Novembre.