Da marzo, la vendita dei test è aumentata in modo significativo. Anche i consulti medici sono aumentati.
Diversi esperti concordano: grazie al periodo di confinamento ci sarà un aumento della natalità
ZURIGO - Nel mese di marzo il Consiglio federale aveva annunciato la situazione straordinaria in relazione alla pandemia da coronavirus, che ha fortemente modificato la quotidianità delle persone. Da allora, la maggior parte del tempo è stata trascorsa a casa. Con una conseguenza, secondo il "SonntagsBlick": durante il lockdown sono stati venduti molti più test di gravidanza.
«Abbiamo ricevuto moltissime richieste», ha confermato al giornale Frank Marent, amministratore delegato della farmacia online McDrogerie.ch. La domanda è cresciuta pure nelle farmacie Coop Vitality, Migros e Pura Vita. Ad esempio, quest'ultima, tra metà marzo e metà luglio, ha venduto il doppio dei test dell'anno scorso.
Baby boom in vista? - Un trend confermato non solo dal numero di test venduti, ma anche dalle visite ginecologiche. E molte donne sembrano effettivamente essere rimaste incinte. «Constatiamo in effetti un aumento significativo del numero di consultazioni per la gravidanza, superiore al 30%», afferma il reparto maternità dell'ospedale di Zollikerberg (ZH). Non è quindi possibile escludere un cosiddetto "baby boom".
Il capo ostetrico dell'Inselspital, Daniel Surbek, è dal canto suo sicuro che alla fine dell'anno nasceranno molti più bambini: «Abbiamo circa il 5% in più di donne in gravidanza rispetto agli altri anni». Tuttavia, secondo la Società svizzera di ginecologia e ostetricia, sarà possibile stabilire se ci sarà un boom solo basandosi sul numero di nascite in tutta la Svizzera.