Il Consiglio federale ha deciso di procedere con una riapertura graduale.
Dal primo marzo di nuovo consentiti eventi privati all'aperto fino a 15 persone e attività sportive e culturali per i giovani.
BERNA - Allentamenti scaglionati dovevano essere e allentamenti scaglionati saranno. Il Consiglio federale ha deciso che a partire dal 1° marzo non ci sarà una riapertura totale dell'economia, ma solo parziale. Potranno riaprire i negozi, i musei e le biblioteche, le aree esterne degli zoo, i giardini botanici, gli impianti sportivi e di svago. Non i ristoranti.
Saranno inoltre nuovamente consentiti i raduni fino a 15 persone e, per i giovani fino ai 18 anni, la maggior parte delle attività culturali e sportive.
La parola ai Cantoni - Il governo prenderà tuttavia una decisione definitiva sulla prima fase di apertura il 24 febbraio, solo dopo aver consultato i cantoni. Lo scopo delle modifiche annunciate oggi è di rilanciare la vita sociale ed economica, ma al contempo evitare una terza ondata di infezioni.
Numero di clienti limitato - Salvo parere contrario dei Cantoni o un improvviso e repentino incremento di contagi, il primo marzo dovrebbero dunque riaprire tutti i negozi, ma il numero di clienti dovrà essere limitato. Il Consiglio federale propone anche di riaprire i musei e le sale di lettura di archivi e biblioteche, le strutture per il tempo libero e l'intrattenimento all'aperto, vale a dire zoo, giardini botanici e parchi avventura. In tutti questi luoghi sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina, mantenere le distanze e la capacità sarà limitata.
Impianti sportivi - Anche gli impianti sportivi come le piste di ghiaccio, i campi da tennis, i campi da calcio e gli stadi di atletica possono riaprire. È necessario anche in questi casi indossare la mascherina o mantenere le distanze. Inoltre sono ammessi solo gruppi di non più di cinque persone e sono vietate le competizioni e gli eventi per adulti. Per gli eventi privati all'aperto il numero massimo di partecipanti sarà portato a 15.
Meno restrizioni per i giovani - Per i bambini e i giovani, le restrizioni imposte dall'epidemia sono particolarmente pesanti: in questa fascia di età, il disagio psicologico è cresciuto in misura rilevante. Per i ragazzi fino a 16 anni, le regole vigenti prevedono già determinati allentamenti nel settore sportivo e culturale. Ciò nonostante, il Consiglio federale intende innalzare a 18 anni questo limite di età ed estendere il novero delle offerte sportive e culturali ammesse, consentendo anche la ripresa delle attività di animazione socioculturale giovanile.
Cosa potrebbe riaprire in aprile - La seconda fase di apertura dovrebbe iniziare il primo aprile. A quella data saranno autorizzati di nuovo lo svolgimento di eventi culturali e sportivi con un pubblico limitato, lo sport al coperto o l'apertura delle terrazze di ristoranti, sempre che la situazione epidemiologica lo permetta.
Diversi fattori da soppesare - La decisione dipenderà da diversi fattori: il tasso di positività deve essere inferiore al 5%, il tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva con pazienti Covid 19 inferiore al 25%, il tasso di riproduzione sotto l'1 e l'incidenza della malattia calcolato su 14 giorni il 24 marzo non dovrebbe essere superiore a quella del primo marzo.
Precisate le regole per entrare in Svizzera - Il Consiglio federale ha anche precisato le disposizioni sull'entrata in Svizzera vigenti dall'8 febbraio 2021, adeguando la pertinente ordinanza. I bambini di età inferiore a 12 anni saranno esonerati dall'obbligo di sottoporsi al test. Le persone che, come i camionisti, entrano in Svizzera per motivi di lavoro e vi si trattengono soltanto per un breve periodo di tempo non sono inoltre tenute a compilare il modulo di entrata. Infine, per adempiere all'obbligo di presentare un risultato negativo del test per il SARS-CoV-2, oltre ai test PCR sono ora ammessi anche i test antigenici rapidi.
Parmelin: «Il tunnel è ancora lungo» - «Vediamo la luce in fondo al tunnel, ma il tunnel è ancora molto lungo». Ha introdotto così la conferenza stampa il presidente della Confederazione Guy Parmelin, spiegando come la decisione di procedere con un allentamento a fasi sia necessaria per poter controllare al meglio l'evoluzione epidemiologica. «Le misure di confinamento sono state introdotte progressivamente e sarà la stessa cosa per quelle di allentamento».
Berset: «La situazione migliora, ma resta delicata» - Dopo Parmelin ha preso la parola Alain Berset, che ha presentato nel dettaglio gli allentamenti previsti per l'inizio di marzo. Allentamenti resi possibili dalla «disciplina» mostrata dalla popolazione, da una «buona» evoluzione della numero di infezioni e dalla «rapidità» con cui prosegue la campagna di vaccinazione. Tuttavia è presto per cantar vittoria: «La situazione rimane delicata». Anche per questo al momento non sono possibili allentamenti nei settori della cultura e della ristorazione, «che stanno soffrendo parecchio».
Maurer: «Altri aiuti all'economia» - Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso di aumentare i miliardi destinati ai casi di rigore e constatato come i conti della Confederazione per il 2020 si siano chiusi con un disavanzo da record. L'intervento di Ueli Maurer durante la conferenza stampa era incentrato proprio su questi due punti.