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BERNAL'agente russo acquistava casse di munizioni per cecchini a Berna

22.08.24 - 09:06
A venderle è stato un trafficante d'armi bernese. Le transazioni avvenivano in un garage.
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Fonte red
L'agente russo acquistava casse di munizioni per cecchini a Berna
A venderle è stato un trafficante d'armi bernese. Le transazioni avvenivano in un garage.

BERNA - Poco prima della conferenza sul Bürgenstock, le Autorità svizzere hanno smascherato un presunto agente russo che lavorava come diplomatico a Berna. L'uomo, si viene a sapere, avrebbe tentato di procurarsi armi e sostanze pericolose.

L'agente aveva ottenuto munizioni di precisione altamente specializzate, adatte per uccisioni mirate. Nell'autunno del 2023 un trafficante d'armi bernese ha venduto al russo almeno 1000 cartucce consegnate in un garage, come risulta da un'indagine condotta da Tamedia.

L'agente, ufficialmente accreditato come diplomatico a Berna, era già sotto osservazione da parte dei servizi segreti svizzeri. A seguito dell'incidente, la Procura federale ha avviato indagini sulle violazioni della legge sul materiale bellico e sull'embargo.

Munizioni adatte per omicidi - Nel corso di diversi incontri nel garage vicino all’armeria di Berna, il trafficante d’armi ha consegnato diverse scatole di munizioni, tra cui anche quelle da cecchino “Swiss P Tattiche”, prodotte da Ruag e particolarmente adatte per tiri precisi attraverso lastre di vetro inclinate.

Ciò che i due non sapevano è che durante uno di questi incontri venivano osservati da funzionari dell'intelligence federale. Dopo l'incontro, l'agente russo si è recato con la sua Volvo di servizio alla missione commerciale russa in una strada tranquilla sopra la stazione centrale di Berna, presumibilmente per depositare lì le munizioni.

L'agente ha lasciato la Svizzera - Il russo, che ha lasciato la Svizzera, è stato identificato dalle autorità come un agente sotto copertura del Servizio segreto militare russo (GRU). La Procura federale afferma che attualmente non esistono prove di piani volti ad uccidere qualcuno in Svizzera.

Il trafficante d'armi non sembra impressionato - Il trafficante d'armi ha dichiarato ai giornali Tamedia di non essere a conoscenza della necessità di un permesso per vendere le munizioni. Sostiene di essersi mosso in una «zona grigia» e non è rimasto impressionato dalle possibili conseguenze legali. L'uomo considera la sua situazione «un po’ spiacevole», ma «quello che è successo - afferma - non può essere annullato». Il russo aveva dichiarato di aver bisogno delle munizioni come regalo per un alto funzionario.

Contattata, l'ambasciata russa a Berna ha sottolineato che i suoi collaboratori lavorano esclusivamente per promuovere le relazioni tra Russia e Svizzera.

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