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Quest'uomo ha perso tutto: danni milionari

LAVIZZARAQuest'uomo ha perso tutto: danni milionari

11.09.24 - 06:30
Tra le aziende agricole valmaggesi che dovranno essere dislocate in seguito ai disastri di fine giugno, c'è quella di Ivan Mattei. Lo sfogo.
Foto PM/ Tio.ch
Quest'uomo ha perso tutto: danni milionari
Tra le aziende agricole valmaggesi che dovranno essere dislocate in seguito ai disastri di fine giugno, c'è quella di Ivan Mattei. Lo sfogo.

PIANO DI PECCIA - Dopo il disastro di fine giugno in Alta Vallemaggia quattro aziende agricole, due della Bavona e due della Lavizzara, dovranno essere spostate. Tradotto: non potranno più sorgere in quelle che adesso sono state definite zone rosse. Tra queste c'è l'azienda agricola Mattei del Piano di Peccia, situata in località "Sant'Antonio Al Cort". Devastata completamente.

Cifre a sei zeri – «I danni sono incalcolabili – spiega Ivan Mattei, co titolare con la sorella Giorgia –. Si parla di cifre a sei zeri. Trent'anni di sacrifici della nostra famiglia sono svaniti in una notte».

Incertezza – Vive in un tempo sospeso la famiglia Mattei. Ivan a oltre due mesi di distanza è ancora scosso. Anzi, confessa che passata l'adrenalina delle prime settimane adesso stanno uscendo sentimenti di tristezza e di grande stanchezza. Anche perché alle porte c'è l'inverno. «Il Cantone ci ha comunicato che dobbiamo spostare l'azienda. Siamo in un momento di incertezza. Abbiamo fatto il primo incontro con gli esperti degli uffici cantonali. Non sappiamo ancora dove potremo andare».

Terreni agricoli pieni di materiale – Ivan si muove tra le macerie. «I nostri macchinari non funzionano più. È triste. Abbiamo fatto uno sgombero parziale. Però i terreni agricoli sono ancora interamente ricoperti da materiale. I militari ci danno una mano, ma è tutto complicato».

Fiume sette metri più alto – La morfologia del paesaggio è completamente cambiata. L'agricoltore indica il fiume Peccia che scorre a fianco di quella che era la sua azienda. «Quella notte il letto del fiume si è alzato di quasi sette metri. Fa male al cuore vedere l'investimento di una vita andato distrutto».

Un indotto per la valle – L'intenzione della famiglia Mattei, e delle autorità, è quella di mantenere l'azienda sul territorio del Piano di Peccia. Sarebbero già stati individuati alcuni terreni papabili, ma non c'è nulla di ufficiale. «Gestiamo circa 40 ettari di territorio con la nostra attività. Teniamo lontano il bosco dalle zone abitate. Produciamo anche un indotto per la valle. Abbiamo 150 animali (che per questo inverno saranno trasferiti provvisoriamente sul Piano di Magadino). La nostra azienda aveva fatto grossi investimenti, dando lavoro alle ditte della zona. Un'azienda agricola in una valle fa girare l'economia anche per le altre persone».

L'appello
Timidi e riservati, i componenti della famiglia Mattei hanno comunque lanciato un appello alla solidarietà tramite il sito della loro azienda. Ecco il testo che appare:
Lo scorso 30.06.2024 la nostra famiglia è stata colpita fortemente dall'alluvione che si è scatenata nell'alta Vallemaggia. Tutti i nostri macchinari e le attrezzature, così come la casa, sono stati danneggiati. Aiutaci a ricostruire il nostro futuro!
Azienda Agricola Mattei
di Ivan e Giorgia Mattei
IBAN: CH23 0076 4220 1418 2200 1

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COMMENTI
 

Garfield73 6 gior fa su tio
Qui ci vorrebbe l’intervento della Coop con la l’aro Berghilfe (aiuto ai montanari). Tutti gli anni aiutano i contadini in tutta la Svizzera.

OrsoTI 6 gior fa su tio
Ma non aveva assicurazione?

Mabilo 6 gior fa su tio
Se ogni Ticinese devolvesse fr. 5.- a questa azienda, si potrebbero coprire le spese!

tschädere 6 gior fa su tio
impiegati statali negli uffici cantonali decidono che i contadini devono dislocare.tutto bene,ma con un po di coraggio e buon senso per il loro compito si potrebbero trovare soluzioni in piu breve tempo.non venire a dichiarare che ci sono delle leggi da rispettare.no il governo in corpore doveva dichiarare la zona catastrofica nella quale le leggi esistenti non contano.ma purtroppo manca il coraggio.

Roccky 6 gior fa su tio
È il momento di aprire gli occhi e prestare molta attenzione. Vediamo se questo povero uomo, che ha sempre lavorato, riceverà l’aiuto che merita, proprio come viene dato a tutte quelle persone che vediamo per le strade di Chiasso. Penso che ci siamo capiti, no?”

Fabrice 6 gior fa su tio
Ci sono passato in moto il mese prima con mio papà, avevamo acquistato del buon miele e programmato di tornare in estate per mangiare la pecora...
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