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Furti d'identità: un crimine che vale milioni di franchi Sempre più svizzeri sono vittime di questo crimine. Ecco chi è a rischio
BERNA - False foto, pubblicate sui social, utilizzate come esca per una truffa sentimentale su internet. Ad agosto di quest'anno, il copresidente del PS e consigliere nazionale Cédric Wermuth è stato vittima, suo malgrado, di un furto d’identità.
Denuncia - Il politico argoviese, senza nascondere la propria amarezza, ha presentato una denuncia penale dopo essere stato contattato dal direttore di una filiale bancaria, che lo ha avvisato di un tentativo di trasferimento di 100’000 franchi a suo nome. Quello che è accaduto a lui, come riporta un’indagine del Tages-Anzeiger, sta diventando sempre più comune in Svizzera.
I dati - In un anno, sono stati segnalati alla polizia oltre mille casi di furto d’identità. I reati non si limitano alle “truffe amorose”. Molto spesso, i truffatori utilizzano i profili per acquistare nei negozi online sotto falsa identità. Non esiste una cifra precisa, ma le autorità stimano che, per questi tipi di delitti, l’ammontare si misuri in milioni di franchi.
La buona reputazione - Le frodi sugli investimenti online sono una storia diversa visto che spesso vengono utilizzate foto e talvolta anche video di personaggi noti. Si presume che pubblicizzino investimenti finanziari o promuovano altri siti web dubbi. Gli autori di solito approfittano della buona reputazione e dell'alto profilo della persona in questione.
Chi è a rischio - Di solito, i malviventi si impossessano di foto, cognome, nome, indirizzo, numero di telefono, carta d'identità e carta di credito di un cittadino. Spesso, si tratta di persone “comuni”, ma non mancano imprenditori, influencer e politici. Molte vittime se ne sono accorte trovandosi i solleciti di pagamento, per spese mai fatte, nella propria bucalettere.
Reato penale - L’usurpazione d’identità è un reato penale in Svizzera da settembre 2023. Si tratta «dell’utilizzo dell’identità di un’altra persona senza il suo consenso, al fine di danneggiarla o di ottenere un vantaggio illecito per sé o per terzi. Il Codice penale svizzero prevede una pena detentiva fino a un anno o una pena pecuniaria».
