Dopo il discusso caso della collaboratrice di Viola Amherd, arriva la mozione al Consiglio federale
BERNA - Ha certamente fatto discutere il mandato di consulenza conferito dalla presidente della Confederazione Viola Amherd alla sua ex collaboratrice Brigitte Hauser – Süess, remunerato con 1140 franchi al giorno.
Come sottolinea il consigliere nazionale (Lega) in una mozione al Consiglio federale: «Non si tratta tuttavia di un caso isolato». «I mandati di consulenza assegnati dal CF continuano infatti a crescere: nel 2019 la spesa complessiva ammontava a 150 milioni di franchi, mentre nel 2023 era salita a quasi 184», fa notare il leghista.
Non mancano gli esempi: «Il DDPS ed il DATEC lo scorso anno hanno speso oltre 50 milioni ciascuno in consulenze esterne. Questo, malgrado i consulenti interni all’amministrazione federale non manchino, oltretutto ottimamente stipendiati (non di rado scala salariale 31 o superiore)».
Parallelamente ai mandati di consulenza esterni, prosegue Quadri, crescono anche le spese per il personale della Confederazione. «I posti federali in senso stretto nel 2007 erano 32mila, mentre a consuntivo 2023 ne figurano 38'600. Soprattutto in considerazione delle necessità di risparmio della Confederazione, la crescita parallela del personale federale e dei mandati di consulenza esterni non è sostenibile. O il personale aumenta, e quindi si internalizzano compiti; oppure, se ci si affida all’esterno, il personale di ruolo deve diminuire».
Il consigliere nazionale chiede pertanto di fissare un tetto massimo di 100 milioni di franchi all’anno per i mandati di consulenza esterni attribuiti dai vari Dipartimenti federali.