Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro per discutere del "lato oscuro del 5G". Invitati erano pure tutti i granconsiglieri, «ma nessuno di loro si è presentato»
MENDRISIO - Si è tenuto sabato scorso al Mercato coperto di Mendrisio il Congresso Internazionale: «Il lato oscuro del 5G», appuntamento in cui sono stati approfonditi quegli argomenti «troppo spesso taciuti, se non apertamente denigrati e banalizzati, da una grossa fetta di politici e purtroppo anche da buona parte dei media», si legge nel comunicato stampa.
Le 50 sedie riservate ai deputati in Gran Consiglio (ai quali era stato spedito l’invito personale) e ai giornalisti «sono rimaste desolatamente vuote», lamentano gli organizzatori, mentre circa 400 era invece il numero dei presenti all’evento. Il tema delle onde elettromagnetiche e della loro ripercussione sugli esseri viventi e sull’ambiente è stato presentato nelle sue complesse dinamiche e pericolosità dagli oratori: Fiorella Belpoggi, dottoressa, scienziata, ricercatrice; Paolo Orio, medico veterinario, presidente dell’Associazione italiana elettrosensibili; Andrea Grieco, fisico, esperto di campi elettromagnetici; Roberto Ostinelli, specialista in medicina interna e Maurizio Martucci, giornalista e portavoce dell’Alleanza italiana Stop 5G.
Secondo questi esperti, i risultati delle ricerche sono «seriamente preoccupanti»: «l’irradiamento non ionizzante (5G compreso) non solo può danneggiare il DNA, ma migliaia di studi ne provano la tossicità e l’incidenza sull’aumento dei casi di diabete, cancro, patologie renali, cardiache e neurologiche, gravi danni sono riscontrabili anche per il regno animale e vegetale».
Al Congresso di Mendrisio sono intervenute anche delegazioni di Stati membri dell’Unione Europea ed è stata lanciata ufficialmente l’Alleanza europea Stop 5G, che raccoglierà le firme per chiedere una moratoria a livello europeo, in attesa che vengano chiariti i rischi ambientali e per la salute relativi alla tecnologia 5G e alle future onde millimetriche.