Abuso edilizio a Caprino. Il Ministero pubblico ha aperto un incarto per verificare cosa è andato storto
LUGANO - La Procura di Lugano ha aperto un incarto sulla spiaggetta abusiva di una villa a Caprino, appartenente a un noto imprenditore del Luganese. La notizia - anticipata oggi dal Corriere del Ticino - è stata confermata a Tio.ch/20minuti da un portavoce del Ministero pubblico.
L'incarto è per ora contro ignoti, spiegano dalla Procura, ed è stato aperto ad ottobre. A innescare l'indagine, una segnalazione giunta da un privato. Le indagini sarebbero ancora ai primi passi, e tra i reati ipotizzati c'è quello di abuso d'autorità.
Si vuole capire, insomma, se nell'amministrazione comunale qualcuno non abbia agito correttamente. Nei giorni scorsi la Procura ha inviato una richiesta di documentazione al Comune, per esaminare la procedura autorizzativa. Lo scandalo, ricordiamo, era stato sollevato a settembre dalla trasmissione Falò.
La spiaggia della villa, ricordiamo, era sorta in pochi giorni, realizzata in fretta e furia in barba alle norme paesaggistiche. Il Comune, dopo avere certificato l'abuso, aveva chiuso la vicenda con una licenza edilizia "a posteriori". La vicenda aveva scatenato diverse reazioni politiche, con interpellanze parlamentari e al Municipio.