Supermercati sotto osservazione, ma non tutti rispettano le regole
Misure ferree nei negozi Migros. Assembramenti alla Lidl. E ovunque la merce va a ruba
LUGANO - La spesa al tempo del coronavirus. Con l'intensificarsi delle misure anti-contagio introdotte dal Cantone, e il divieto di assembramenti in vigore in tutta la Svizzera, i supermercati sono sotto pressione. E reagiscono in ordine sparso.
Che non sia un sabato normale, lo si capisce dalla presenza di diversi agenti della sicurezza privata nei negozi. Misure particolarmente severe alla Migros: nel centro di Sant'Antonino oggi tutti i dipendenti, ai banchi e alle casse, sono attrezzati con guanti e mascherine. Gli ingressi sono scaglionati dalla security. «Ai clienti viene spruzzato del disinfettante sui carrelli e sulle mani» racconta una lettrice. «Sembra di stare in un film».
Anche ad Agno stesso protocollo. Fuori dal supermercato una pattuglia della Polizia comunale ha sostato in mattinata per verificare il rispetto delle regole. Dei controlli sono stati disposti «presso diversi negozi per monitorare gli ingressi e coadiuvare la sicurezza privata, laddove necessario» spiegano dal Comando della Polizia cantonale.
La situazione è in generale sotto controllo, anche se non mancano segnalazioni di comportamenti a rischio. Alla Coop di Castione, ad esempio, «soltanto una cassiera era provvista di mascherina questa mattina» racconta una cliente preoccupata. «Alla coda in cassa non sono state adottate misure per mantenere le distanze di sicurezza».
Idem in un supermercato Lidl di Gravesano. «Sarebbero queste le precauzioni contro i contagi?» lamenta un lettore che ha fotografato un assembramento alla cassa.
Meno affollati invece sono gli scaffali dei prodotti, specie quelli a lunga conservazione. Le foto mandate da una lettrice sono eloquenti: il cibo in scatola, pasta, uova e riso sembrano essere i più richiesti. Alla Migros di Savosa «diversi scaffali erano già vuoti alle 10 di questa mattina» osserva la cliente. E all'Aldi di Agno il parcheggio era pieno fin dalle otto di questa mattina (vedi il video allegato). Segni di un'isteria del carrello che, iniziata già lunedì, non accenna a raffreddarsi. O di una normalità spavalda, forse troppo.