L’ambulatorio di Bellinzona, aperto per offrire un'alternativa a quello di Chiasso, chiuderà i battenti a fine mese.
Massimo riserbo sui motivi della chiusura. Il Centro medico passa la palla alle autorità: «La comunicazione ufficiale deve arrivare da loro». Ma per il Cantone - che non è stato informato - è un libero professionista. E come tale «può cessare l'attività in maniera indipendente».
BELLINZONA - Era stato aperto per offrire all’utenza un’alternativa alla “discussa” dottoressa De Cesare, che fino a quel momento era la sola in Ticino a poter valutare l’idoneità alla guida dei conducenti vittime di un ritiro patente. Ma dalla fine di giugno, dopo nemmeno tre anni, verrà chiuso.
Parliamo del Centro di medicina del traffico di Bellinzona, costituito da un’antenna del Centro universitario romando di medicina legale (CURML).
Nonostante la notizia abbia una certa rilevanza, in particolare per coloro che dopo un prolungato ritiro di patente vogliono rimettersi al volante, poche persone ne sarebbero al corrente. Nessuna informazione ufficiale e bocche cucite da parte dei diretti interessati.
Da Bellinzona a Losanna... - Alla Sezione della Circolazione di Camorino (che ordina agli utenti di eseguire un determinato di tipo di perizia) e al Laboratorio di tossicologia di Olivone (che effettua le analisi) non ne saprebbero niente.
Il Centro stesso di Bellinzona taglia corto con un «non abbiamo il diritto di dirvi nulla», invitandoci a contattare l’ufficio stampa dell’Ospedale universitario di Losanna, a cui fa capo il CURML.
...da Losanna a Bellinzona - Stessa risposta, tuttavia, anche dal canton Vaud, che passa la palla al Dipartimento delle Istituzioni: «La comunicazione ufficiale deve arrivare da loro».
Ma il DI a sua volta sostiene che «essendo i medici del traffico dei liberi professionisti, possono avviare (o cessare) la loro attività in maniera totalmente indipendente, in base alle loro motivazioni o alle valutazioni effettuate».
Pur eseguendo delle perizie che fungono da base decisionale per le autorità, i medici del traffico non operano infatti su mandato del Cantone.
Direzione del DI non informata - La direzione del DI, che formalmente non è ancora stata informata della chiusura, «apprende quindi con dispiacere l’eventuale intenzione del CURML di cessare l'attività di medicina del traffico a Bellinzona».
Garantendo però al contempo «di essere già al lavoro per individuare possibili soluzioni, affinché l'offerta anche in futuro sia adeguata alle esigenze dell’utenza ticinese».
Un'attività improvvisamente poco redditizia? - Sia quel che sia, il ping-pong comunicativo fra Bellinzona e Losanna crea anche parecchia confusione in un settore già in passato additato come poco trasparente. E rende complicato il lavoro di chi scrive.
Avremmo ad esempio voluto conoscere i motivi che hanno portato alla chiusura dell’ambulatorio, ma non è stato possibile. Fra questi sembrerebbe esserci la scarsa redditività dell'attività. Un aspetto che lascia quantomeno perplessi, se si pensa al polverone sollevatosi a suo tempo proprio in relazione alle tariffe giudicate troppo elevate.
La poca chiarezza rimane - Vista la chiusura dell'ambulatorio di Bellinzona, coloro che devono sottoporsi a una perizia sono ora invitati a contattare un altro medico del traffico (quindi al momento solo il Centro di Chiasso, a meno che non ci si voglia sobbarcare una trasferta Oltralpe).
Mentre gli appuntamenti già fissati, così come le pratiche in corso, dovrebbero essere onorati. Benché da alcune testimonianze raccolte fra l'utenza non sembrerebbe essere sempre così.
Insomma, nessuno dovrebbe rimanere… in mezzo a una strada. Una strada tuttavia parecchio nebulosa.