OCST ha calcolato il salasso subito dai ticinesi negli ultimi tre anni. «Per una famiglia di 4 persone aumenti di quasi 3'000 franchi».
BELLINZONA - Una settimana fa (per il terzo anno consecutivo) è stata annunciata la nuova stangata sui premi di cassa malati. Il Ticino, come di consueto, sarà colpito in modo più duro della maggior parte dei cantoni. Un fatto, questo, ritenuto «inaccettabile» e «privo di senso» dal sindacato OCST che basandosi sui dati dei premi medi mensili (dal 2023 al 2025) hanno fatto i conti nelle (sempre più vuote) tasche dei ticinesi.
Quasi 3'000 franchi in più - «Per gli adulti - elenca il segretario cantonale Daniel Xavier -la progressione è stata del 20,5%, del 24,2% per i giovani e del 19,6% per i bambini. Dal 2022 per gli adulti la crescita è stata del 29,4%, per i giovani del 33,5%, per i bambini del 27,4%». Traducendo le percentuali in soldoni, una famiglia media con due figli dovrà sborsare circa 232 franchi in più al mese che traslato su un anno fanno 2'786 franchi.
La famiglia media - Per una famiglia media in cui il marito guadagna il salario mediano cantonale di 5'531 franchi al mese, la moglie lavora a metà tempo e guadagna quindi 2'406 franchi al mese, con due figli al di sotto dei 18 anni, il costo del premio dell’assicurazione malattia di base pesa ormai il 17,3% del reddito lordo. «E questo calcolo - precisa l'OCST - evidentemente non tiene conto dei possibili costi delle assicurazioni complementari, che offrono la copertura anche di elementi essenziali come, per esempio, certi medicamenti, il costo dell’ambulanza, le cure ortodontiche e dentistiche e il costo di eventuali occhiali da vista».
Sussidi - Ed è altrettanto preoccupante notare che questa famiglia "media" ha diritto a ricevere un sussidio RIPAM che copre circa la metà delle spese. «E come loro ci sono altre 110'000 persone nel nostro cantone: una quota altissima della popolazione. Anche questo dato - sottolinea OCST - deve far pensare al fatto che il sistema è fuori controllo. Naturalmente non possiamo accettare che a causa delle misure previste nel preventivo 2025 a molte famiglie venga ridotto o rifiutato l’accesso al sussidio RIPAM».
Franchigia su - Inoltre, molte persone e molte famiglie, per contenere l’incidenza di questa spesa, decidono di aumentare la franchigia a 2'500 franchi e questa scelta evidentemente ha un peso sulla decisione di rivolgersi o meno al medico in caso di necessità. «Fintanto che si caricano i maggiori costi sugli assicurati, che peraltro sono obbligati a pagare il premio e non hanno delle vere e proprie alternati - sottolinea l'OCST - nessuno degli attori in campo sarà incentivato a intervenire in modo deciso. Certamente non chi prescrive o consiglia cure non necessarie perché agire diversamente non farebbe che comprimere il proprio guadagno. E neppure chi non si impegna a effettuare controlli, perché una riduzione delle prestazioni ridurrebbe anche il proprio giro d’affari. Ma nemmeno chi, come paziente, usufruisce di cure non necessarie oppure accetta di buon grado di farsi prescrivere come prestazioni mediche servizi che in realtà hanno un’altra natura, perché in fondo ritiene di dover recuperare una parte dei costi del premio in qualche modo».
Per il sindacato il sistema è infatti «troppo oneroso» e non mette al centro la salute delle persone. «L’autorità pubblica e le casse malati prendano delle misure concrete ed efficaci per alleggerire le lavoratrici e i lavoratori di questo carico che diventa anno per anno sempre più insostenibile».