La perizia psichiatrica ha rilevato una «capacità di agire ridotta» sull'ex dipendente della Supsi
STABIO - La perizia psichiatrica effettuata sull'autore del delitto di Stabio ha ravvisato una «capacità di agire ridotta», quantificata al 25%. La procura ha già trasmesso le attese informazioni alle parti.
Il dottor Carlo Calanchini, in sostanza, ha ravvisato una lieve scemata capacità di agire (del 25%) per il 42enne di Coldrerio che lo scorso 14 ottobre scorso soffocò la cognata, la caricò in auto e la trasportò oltre confine abbandonandola in un bosco poco distante da Stabio. Il medico ha tenuto conto anche della reazione acuta da stress dovuta al momento. Più ridotta (si parla del 10%) la scemata imputabilità legata ai reati finanziari relativi alla sottrazione di circa 300mila franchi dalle casse della Supsi, dove l'uomo lavorava.
Secondo lo psichiatra il 42enne è affetto da un disturbo di personalità misto, difficilmente curabile: sia a livello ambulatoriale, sia in forma stazionaria. L'uomo, inoltre, secondo la perizia non ha preso coscienza della sua patologia.
Secondo Calanchini, infine, se è «probabile» il rischio di recidiva per i reati finanziari, è «impossibile» per quelli compiuti contro la persona. Pericolo, in ogni caso, che il perito non si è sentito di escludere in maniera assoluta.