Lo afferma il reverendo Wendy Paige, che conosce l'uomo da dieci anni
NEW YORK - Grafton Thomas, l'uomo che, armato di machete, ha ferito cinque persone in casa di un rabbino a Monsey, vicino New York, «non è un terrorista ma è un malato di mente che, come molti altri, non è aiutato dal sistema». Lo afferma il reverendo Wendy Paige, che conosce Thomas da dieci anni.
«Non è una persona violenta, è una persona confusa», aggiunge Paige, mettendo in evidenza che Thomas ha problemi mentali da 20 anni ed è entrato e uscito da molti centri dove ha ricevuto trattamenti.
Secondo i vicini era sempre da solo ma era cordiale, sorrideva spesso.
Anche se secondo il sindaco di Grenwood Lake, la cittadina dove abitava con la madre, Thomas non lasciava temere niente del genere: «Giocava spesso a basket al parco. La gente è molto sorpresa dall'aver appreso che è il responsabile di un'azione così orribile. Non c'era ragione per ritenere che fosse una persona capace di un gesto come questo», dice Jesse Dwyer.