di Sabrina Sauter, Agno
Lo sviluppo tecnologico iniziato oltre cento anni fa ha portato un benessere incontestabile. Oggi però i limiti della crescita economica su un pianeta dalle dimensioni limitate è ampiamente illustrato dalle crisi che sempre più si accavallano: crisi climatica, energetica, ambientale, della biodiversità demografica. Ciò che vale per il pianeta nel suo insieme, vale anche per la Svizzera e il Ticino.
Sono stati i movimenti ambientalisti ed ecologisti a rendere per primi attenti al fatto che la difesa dell’ambiente in cui viviamo è incompatibile con una crescita economica senza freni e infinita. Oggi, non solo i cittadini, ma anche i politici, devono rendersi conto che così non si può più andare avanti. Le soluzioni ci sono, scienziati ed ecologisti ne parlano da tempo, soluzioni che hanno addirittura dei vantaggi per i cittadini, anche in campo economico, per esempio passando in modo rapido e deciso al fotovoltaico, una fonte energetica autoctona e gratuita.
Purtroppo però molte di queste proposte non sono state ascoltate e finora nel nostro Consiglio di Stato non figura una rappresentante ecologista e ambientalista. È dunque giunto il momento di riequilibrare il governo del Canton Ticino. Come? Eleggendo Samantha Bourgoin, una candidata che ha tutte le qualità necessarie per accedere alla funzione di Consigliera di Stato.
Samantha Bourgoin, non solo è una convinta sostenitrice della transizione energetica, che ci permetterà di liberarci dalla dipendenza delle energie fossili, pericolose non solo per l’ambiente, ma anche perché ci rendono dipendenti da paesi tutt’altro che democratici e dagli speculatori internazionali, Samantha Bourgoin è anche ferrata sui problemi ambientali, gestisce il sito d’informazione e divulgazione sul clima che cambia www.climatizzati.ch, senza poi contare che ha alle spalle una lunga carriera in campo manageriale.
Una voce come la sua in governo non può che giovare, se intendiamo affrontare con successo le grandi crisi che ci attanagliano.