Spesso sono i dipendenti insoddisfatti ad avvelenare l'atmosfera lavorativa con trucchi perfidi. Le vittime se ne accorgono troppo tardi.
BERNA - Tutti sanno quanto i colleghi possano essere cattivi gli uni con gli altri. Lo psicologo del lavoro Stefan Heer mette in evidenza alcuni atteggiamenti nocivi e in grado di danneggiare, per esempio, i neo assunti o le persone con caratteri più fragili.
Un comportamento, spesso tenuto da chi è infelice in ufficio, è sottolineare con una smorfia o a bassa voce gli orari d’uscita dei colleghi, lasciando sottintendere uno scarso impegno o dedizione da parte loro. Un modo di fare che, stando all’esperienza di Heer, danneggia chi deve andare a prendere i figli all’asilo o a scuola.
Un altro atteggiamento che avvelena il clima è parlare “alle spalle" di qualcun altro. Spettegolare, diffondendo anche false informazioni (dall’aumento di stipendio ai cambi di mansione) contribuiscono a creare un pessimo ambiente.
«Il consiglio - continua Heer - di fronte a un atteggiamento simile, è chiarirsi direttamente con la persona che ha diffuso le “voci”. In questo modo, si riesce a disinnescare quasi subito “il chiacchiericcio”».
Le vittime, spesso, sono però le ultime ad accorgersene. Il consiglio, di fronte a situazioni complicate e per certi versi difficilmente aggiustabili, è rivolgersi a professionisti specializzati in psicologia del lavoro e delle organizzazioni.