Il balzello sarà compreso fra i 5'000 e i 20'000 franchi per i voli europei e tra i 10'000 e i 40'000 per quelli intercontinentali.
GINEVRA - A partire dall'anno prossimo l'aeroporto di Ginevra esigerà una tassa dalle compagnie aeree che faranno decollare i loro aerei dopo le 22. La misura, già sperimentata, è pensata per combattere l'inquinamento acustico.
Il balzello sarà compreso fra i 5'000 e i 20'000 franchi per i voli con destinazione europea e tra i 10'000 e i 40'000 per quelli intercontinentali, ha indicato il direttore dello scalo André Schneider in un'intervista pubblicata oggi dall'Aargauer Zeitung.
Il sistema, senza il pagamento effettivo, è già stato sperimentato e ha già portato a una notevole diminuzione dei decolli ritardati. «Pertanto a partire dal lancio ufficiale nel 2025 non ci saranno praticamente più tasse da pagare», argomenta il manager. «Le compagnie aeree hanno adattato i loro orari di volo, di conseguenza il rumore è diminuito. A volte è necessaria la minaccia del bastone invece della carota», ha aggiunto il dirigente.
L'introduzione del tariffario è stata resa possibile da una modifica del regolamento operativo. Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec) aveva approvato nel novembre 2022 la nuova normativa che, tra le altre cose, stabilisce un limite di rumore ammissibile. Contro il regolamento è stato peraltro presentato ricorso, ancora pendente presso il Tribunale amministrativo federale (TAF): i ricorrenti sostengono che le circa 30'000 persone che vivono vicino all'aeroporto sono esposte a un rumore eccessivo.