Il 91,3% dei nuovi deputati dei Verdi hanno pubblicato i loro guadagni. Nel PS sono la metà. Nessuno tra gli UDC
BERNA - Oltre la metà dei nuovi membri del Parlamento federale ha accettato di divulgare i guadagni da attività extra-parlamentari. In questo ambito, i Verdi sono più inclini a essere trasparenti, mentre nelle file dell'UDC nessun nuovo deputato ha fornito tali informazioni. È quanto emerge da un'inchiesta effettuata da Lobbywatch.ch.
Sui 79 nuovi eletti al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati, 44 (55,7%) hanno reso note le loro entrate derivanti da mandati in associazioni, organizzazioni o società.
I risultati sono «incoraggianti», sostiene la piattaforma dedicata alla trasparenza nei finanziamenti della vita politica, secondo la quale i nuovi membri delle Camere federali sono più inclini a rivelare tali entrate rispetto ai loro predecessori.
Entrando nel dettaglio, si nota che sui 23 nuovi parlamentari dei Verdi, ben 21 (91,3%) hanno pubblicato i loro guadagni extra-parlamentari. Segue il PS con una quota del 53,8%. «Quasi la metà dei nuovi deputati socialisti non comunica i guadagni, nonostante il partito sostenga l'iniziativa popolare 'Per una maggiore trasparenza nel finanziamento della vita politica'», nota Lobbywatch.ch.
Si aggira attorno al 50% la quota per i nuovi eletti Verdi Liberali, così come per quelli del gruppo di centro formato da PPD, Partito evangelico (PEV) e borghesi-democratici (PBD), mentre in casa PLR la percentuale si attesta al 30%. Degli undici nuovi deputati UDC, nessuno ha invece fornito le informazioni.