La Delegazione italiana e quella svizzera si sono incontrate oggi in videoconferenza
BELLINZONA - Si è tenuta oggi in videoconferenza, a causa della situazione pandemica, l’annuale riunione bilaterale prevista dall’articolo 5 dell’Accordo italo/svizzero del 1974 sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri italiani e sulla relativa compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine.
La Delegazione italiana era presieduta dal Dottor Giovanni Spalletta (Direttore Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale del Dipartimento delle Finanze): erano presenti i rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e delle Regioni Lombardia, Piemonte, della Provincia Autonoma di Bolzano/Alto Adige, del Consorzio Comuni di Frontiera e della Comunità Comprensoriale Val Venosta.
La Delegazione svizzera, coordinata dal Direttore della Divisione delle contribuzioni signor Lino Ramelli, era invece costituita dai rappresentanti delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese, della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali e del Dipartimento Federale degli Affari Esteri.
I lavori, così come le tematiche trattate, hanno permesso di verificare l’importanza di tale accordo, sia per le zone frontaliere che per l’economia svizzera; inoltre, sono stati discussi alcuni problemi pratici d’applicazione dell’accordo. La Delegazione italiana ha illustrato la ripartizione – tra gli enti locali interessati – delle somme ristornate per l’anno 2018, informando in merito alle opere realizzate ed in fase di progettazione.
Da parte sua, la Delegazione svizzera ha comunicato che l’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per l’anno 2019 ammonta a franchi 94'837'042.34, di cui è già stato effettuato il relativo versamento. Ha, inoltre, fornito i dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei Cantoni interessati dall’accordo, pari a 64'679.