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LUGANO"Se non mi fai più vedere mio figlio, non ti faro' piu vedere il bimbo che hai in grembo"

19.11.10 - 12:49
Siciliano ricostruisce gli attimi immediatamente precedenti all'assassinio: la preparazione della tisana, il sonnifero sciolto in essa
Ti-Press Carlo Reguzzi
"Se non mi fai più vedere mio figlio, non ti faro' piu vedere il bimbo che hai in grembo"
Siciliano ricostruisce gli attimi immediatamente precedenti all'assassinio: la preparazione della tisana, il sonnifero sciolto in essa

LUGANO - Il dibattimento per il processo di Marco Siciliano, dopo una breve pausa, è ripreso entrando nel merito delle ultime ore di vita della moglie Beatrice Sulmoni. Un momento altamente drammatico, che ha messo a dura prova sia l'imputato che il pubblico in sala.

19.30 - Siciliano torna a casa poco dopo le 19.30. "Beatrice e L. (il figlio ndr) avevano già mangiato. Ho giocato un po' con L., per circa un quarto d'ora, poi lui sarebbe andato a dormire. Sono salito in camera sua con lui. Sono andato a fare la doccia, e poi la mamma è salita in camera per dare la buona notte al bimbo.

20.17 - Siciliano manda a P. la sua amante, un singolare sms: "Come stai? Sei riuscita a fare la cacca?" La donna aveva manifestato di avere problemi d'intestino. Un messaggio apparentemente banale ma che, osserva la presidente Balestra-Bianchi, mostra come Siciliano non avesse uno stato d'animo particolarmente turbato in quei momenti.

20.25 - Siciliano scende in salotto a guardare la tv. "Mi preparavo mentalmente a quello che dovevo dire a Bea. Non ero tranquillo. Volevo lasciarla. Ho cominciato a parlare del discorso della separazione. Inizialmente le ho detto che dormivo male". Balestra-Bianchi domanda se la tisana, con la quale poi sarebbe stata narcotizzata Beatrice Sulmoni, fosse già stata preparata. "No" risponde l'imputato. "Abbiamo prima iniziato a parlare". "Ma questa è una nuova cosa" osserva la pp Item. In tutti i verbali degli interrogatori di Siciliano risulta infatti che la tisana era stata preparata dopo la doccia. Dall'autopsia del Centro universitario di Losanna, a disposizione degli inquirenti da metà giugno, risulta che nel sangue di Beatrice c'era una concentrazione molto alta di un sonnifero, lo Zompiden. La tisana è chiaramente un elemento importante ai fini dell'inchiesta: fino all'arrivo dei risultati da Losanna, Siciliano non aveva mai ammesso di aver aggiunto il sonnifero nella bevanda. "Non ho un ricordo completo di tutti i fatti" dice Siciliano. "La tisana l'ho preparata con bea che era in cucina con me".

Stato d'animo - "Qual era lo stato d'animo di Beatrice?" chiede la presidente Balestra-Bianchi. Siciliano ammette che sua moglie non era contenta. "Questa decisione, lei diceva, era dovuta al fatto che lui avesse una relazione". Circostanza negata dal 32enne, nonostante l'evidenza dei fatti. La discussione continuò: "A un certo punto" ricorda l'imputato "è uscita la frase che non mi avrebbe più fatto vedere il figlio, se l'avessi lasciata per un'altra".

Minaccia - "Una minaccia che ha preso sul serio?" chiede la presidente, toccando quello che è il momento chiave dell'inchiesta: la molla che ha spinto Siciliano ad uccidere la moglie. "Purtroppo quella sera l'ho presa sul serio. Il mio ragionamento è stato: se non mi fai piu vedere L. non ti farò' piu vedere il bimbo che hai in grembo". Frase, questa, che ha scosso l'uditorio. Siciliano prosegue nel suo racconto. "sono andato di sopra, in bagno, dove tenevo i sonniferi, le pastiglie di Stilnox da 10mg. Sono sceso e abbiamo preparato la tisana, e l'abbiamo bevuta insieme".

Sonnifero - Siciliano sciolse 8 pastiglie di sonnifero nella tisana della moglie. Pastiglie, si è saputo, prese all'insaputa del padre nel mese di gennaio, e che il 32enne ha usato due volte quando soffriva d'insonnia. Dettaglio, questo, in contraddizione con la dichiarazione di preferire prodotti naturali data in precedenza. "Sembra strano però" osserva il giudice "che quella sera le viene in mente di andare in bagno a prendere il medicamento. Voleva uccidere il feto con il stilnox?". Siciliano ribatte: "Ho pensato che molti medicamenti nuocciono in periodo di gravidanza. Sapevo che erano diverse pastiglie, e che quindi una dose alta può nuocere alla gravidanza".

Tisana - Siciliano, con questa idea in testa, prepara la tisana facendo ben attenzione a distinguere la sua tazza e quella della moglie. Scioglie le pasticche nella tazza della moglie, e mescola col cucchiaino per almeno 10 minuti, come stabilito dagli inquirenti. Un tempo, questo, molto lungo e che avrebbe potuto creare dei sospetti nella moglie. Balestra-Bianchi osserva: "Non è che le aveva già pestate prima?" Siciliano nega, ma ammette di aver tolto la pellicola bianca dalle pasticche quando erano venute a galla durante la preparazione della tisana. Ricostruzione però che lascia qualche dubbio al giudice. Quindi lei ha tolto le pellicole. Ma Beatrice, mentre era in sala e lei in cucina, non le ha chiesto come mai ci metteva così tanto per preparare una tisana? Dobbiamo credere che lei è stato in cucina per tutto quel tempo e sua moglie non si accorse di nulla?" Siciliano risponde, laconico: "E' andata così. Non mi ha chiesto niente. Non si è accorta".

Red

Foto Ti-Press Carlo Reguzzi

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