Lo ribadisce la sezione di idrologia dell'Ufficio federale dell'ambiente. Il Ticino ha già un piano d'azione
BERNA - La neve e la pioggia degli ultimi giorni non hanno attenuato la siccità in Svizzera. Per un vero miglioramento della situazione servirebbero altri 30/35 giorni di precipitazioni.
A breve termine vi è chiaramente un miglioramento, ha dichiarato oggi a Keystone-ATS la sezione di idrologia dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Si tratta però appunto di un sollievo solamente temporaneo.
Anche Massimiliano Zappa, idrologo presso l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), parla solo di un passo nella giusta direzione. Si è infatti registrato solamente il dieci percento delle precipitazioni che servirebbero.
In Ticino è perlomeno calato leggermente il rischio incendi e in alcune aree montagnose si è rivista la neve, in particolare in Vallese, ha proseguito Zappa. La neve in montagna, come noto, rappresenta una sorta di serbatoio naturale d'acqua. Anche la quantità della coltre bianca rimane comunque abbondantemente sotto la media.
Possibili penurie
La situazione sembra quindi annunciare un'estate arida. È dunque necessario che la autorità comincino già ora a dialogare con i fornitori d'acqua per pensare ad una strategia da seguire, ha sottolineato Zappa. Ticino, Vallese, Lucerna e San Gallo hanno già dei piani d'azione.
Persino in Svizzera ormai l'acqua non è più un bene che si può dare per scontato, sia a causa dei cambiamenti climatici che per il continuo aumento del fabbisogno della popolazione. Momenti di penuria non saranno in futuro una sorpresa, ha detto ancora Zappa.