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Un ticinese in finale alle Olimpiadi della Chimica: «Ora voglio la medaglia» Il brissaghese Alex Martinetti ha sbaragliato la concorrenza di altri 468 giovani e a luglio rappresenterà la Svizzera. «È un grande onore».
Il diciannovenne coltiva la passione per questa materia fin dalla giovane età. E sul suo futuro ha le idee in chiaro. «Voglio diventare ricercatore e scoprire nuove reazioni chimiche».
BRISSAGO - C’è anche un ticinese tra i magnifici quattro (gli altri sono il basilese Vivian Michael Huber, la bernese Sabine Isabelle Neuhau e lo zurighese Andrin Hauenstein) che il prossimo mese di luglio rappresenteranno la Svizzera nella fase finale delle Olimpiadi internazionali della Chimica, (IChO) alla quale parteciperanno più di trecento giovani provenienti da una novantina di nazioni. Lui è Alex Martinetti, diciannovenne di Brissago che frequenta la scuola d'arti e mestieri di Trevano, e per raggiungere la fase finale della competizione - che per la prima volta si svolgerà in Svizzera - ha dovuto competere con altri 471 giovani svizzeri con la sua stessa passione. Quella per la chimica.
La passione nata da bambino - Una passione che nel caso di Alex si è sviluppata fin in giovanissima età. «La chimica - ci confessa al telefono il giovane - mi ha affascinato sin da piccolo. Sono sempre stato curioso e questa curiosità mi ha sempre portato a voler capire come funzionasse il mondo attorno a me. E questo, a mio modo di vedere, ha molto a che fare con la chimica». La scintilla che lo ha portato a mettersi in gioco è però scoccata lo scorso anno. «Ho visto un poster che pubblicizzava l'evento affisso alle pareti della mia scuola e mi sono detto perché non provarci. Ho quindi contattato un docente per effettuare un test e vedendo dove sono arrivato ora direi che è andata piuttosto bene».
Una medaglia per la Svizzera - Ora però manca ancora l’ultimo scoglio. Quello più difficile da superare. Quello che vedrà Alex confrontarsi con altri giovani chimici provenienti da ogni parte del mondo nella finalissima che si svolgerà dal 16 al 25 luglio nel campus Hönggerberg dell'ETH di Zurigo. «Sono molto felice del risultato che ho raggiunto e sono estremamente fiero che a luglio potrò rappresentare la Svizzera alle Olimpiadi. Spero, ovviamente, di riuscire a portare a casa una medaglia per il mio Paese. Che sia di bronzo, d'argento o d'oro, poco cambia».
Lo sguardo al futuro - Quella dell'IChO è sicuramente una bella esperienza di vita, ma il giovane di Brissago guarda già più in là. E sul suo futuro accademico e professionale ha le idee molto in chiaro. «Voglio continuare i miei studi al Politecnico di Zurigo», spiega il giovane ticinese che ha l'obiettivo di diventare un ricercatore in ambito accademico «per scoprire nuove reazioni chimiche» e più in là ottenere un dottorato.
