Morto un altro corrispondente di Al Jazeera durante attacco israeliano a Gaza. Aumentano le vittime tra i media. «Israele responsabile».
RAMALLAH - È una vera mattanza quella a danno dei giornalisti impegnati a raccontare le atrocità della guerra tra Hamas e Israele..
Il giornalista di Al Jazeera Samer Abudaqa è morto mentre seguiva un attacco israeliano ad una scuola a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo ha reso noto oggi l'emittente panaraba.
Abudaqa stava coprendo con il capo dell'ufficio Wael Dahdouh un precedente attacco aereo alla scuola Farhana a Khan Younis, quando entrambi i giornalisti sono rimasti coinvolti in un altro raid.
Dahdouh è stato colpito da una scheggia al braccio ed è riuscito a raggiungere l'ospedale Nasser, dove è stato curato per ferite lievi. Abudaqa è invece rimasto intrappolato nella scuola per ore, perché i paramedici non sono riusciti a raggiungerlo a causa del fuoco israeliano, ha aggiunto l'emittente.
Secondo il Committee to Protect Journalists (Cpj), sono almeno 63 i giornalisti e gli operatori dei media (56 palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi) rimasti uccisi dall'attacco del 7 ottobre in Israele.
Oltre 90 giornalisti e operatori media uccisi a Gaza
E sono invece più di 90 i giornalisti e gli operatori dei media uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto fra Israele e Hamas, secondo Al Jazeera. Che ha condannato nei termini più forti «l'attacco israeliano con droni contro una scuola a Gaza che ha provocato l'uccisione del cameraman Samer Abudaqa».
La rete satellitare aggiunge di «ritenere Israele responsabile di aver preso di mira e ucciso sistematicamente i giornalisti di Al Jazeera».
La tv satellitare precisa inoltre che «nel bombardamento odierno a Khan Yunis, i droni israeliani hanno lanciato missili contro una scuola dove i civili cercavano rifugio, provocando vittime indiscriminate.
Samer, rimasto ferito, è stato lasciato morire dissanguato dopo oltre 5 ore di agonia, «poiché le forze israeliane hanno impedito alle ambulanze e ai soccorritori di raggiungerlo, negandogli le tanto necessarie cure di emergenza».
«Il bilancio dei morti a Gaza è salito a 18.800»
Infine Hamas ha annunciato stasera che le operazioni militari israeliane nella Striscia hanno causato la morte di 18.800 persone dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. I palestinesi morti, per lo più uccisi in attacchi aerei, sono per il 75% bambini (8.000) e donne (6.200), si legge nel comunicato diffuso dall'ufficio stampa di Hamas, che stima a 7.500 il numero dei dispersi nel 70° giorno della guerra con Israele. I feriti sono 51mila.