Matteo Muschietti, sentinella dell'ambiente.
NOVAGGIO - Attualmente la Posta sta contattando diversi comuni, tra cui Novaggio, per chiudere gli uffici postali. Novaggio è la gemma verde del medio Malcantone, perché oltre avere l'ufficio postale, ha anche uno degli unici negozi di generi alimentari, con macelleria, a cui fanno capo diversi comuni sprovvisti di tutto questo. Ma perché la posta non ragiona in modo sociale e fa gli interessi della popolazione?
La posta oggi guarda solo al profitto e se frega della popolazione, che dovrà recarsi a Caslano per fare i propri pagamenti e prelevamenti. La nostra società sta degenerando ed il Gigante Giallo è insensibile al volere della gente. Che valori presentiamo alla nostra popolazione, se si continua a smantellare gli uffici postali? Le politiche di liberalizzazione dei servizi essenziali come la posta ( come anche le ferrovie e il sistema sanitario ), stanno mietendo vittime su chi ha costruito il suo futuro nel lavoro e, ancora peggio, trasformano entità nate come servizi in disservizi. Ma chi può dire basta a questa miope politica che sta creando danni irreparabili alla nostra società? Noi tutti dobbiamo dire basta alle privatizzazioni selvagge e ribadire in modo chiaro il ruolo fondamentale dello Stato nel garantire la qualità di vita dei cittadini al di là di ogni logica di profitto. A Novaggio nel prossimo mese di aprile si voterà per il rinnovo dei poteri comunali ( aggregazione Novaggio-Curio-Bedigliora Astano-Miglieglia ).
Posso capire che la popolazione sarà amareggiata di non poter avere l'Ufficio postale a Novaggio che serviva in modo ottimale i comuni summenzionati, perché la sede del Municipio per questi comuni sarà a Novaggio. La chiusura di un ufficio postale locale, oltre alla perdita dei posti di lavoro, è un trauma per tutta la popolazione e saccheggia la qualità della vita. I meno giovani si recano alla posta per il disbrigo dei pagamenti, per spedire lettere, ma anche per trovare un momento di aggregazione con le persone. Ci si saluta con un “ ciao come stai” e po ci si scambia i propri pensieri con un sorriso, specchio e fonte di una comunità viva e che esercita la condivisione giorno dopo giorno sia nel bene che nel male.
Da parte mia sono veramente arrabbiato che il mio comune di origine debba chiudere l'Ufficio postale, se si continua con questa politica di chiudere i centri di interesse collettivo, presto ci sarà in forte cambiamento nel modo di vivere e così facendo valori quali la solidarietà e l'importanza di essere una comunità verranno meno, promuovendo una disumanizzazione allarmante. La sera tutti chiuderanno il portone e il dialogo tra la gente sarà sempre più difficile e distaccato dalla realtà, proprio ora che Novaggio aggrega altri comuni. Per conto mio il Gigante Giallo dovrebbe in questo caso specifico, fare un passo indietro.
Matteo Muschietti, sentinella dell'ambiente