Dopo essersi commosso ascoltando il discorso di Chiara Simoneschi-Cortesi, il Consigliere federale uscente Pascal Couchepin ha preso la parola per il suo discorso di congedo
BERNA - Pascal Couchepin si è congedato questa mattina dal parlamento, dopo 11 anni di militanza in Consiglio federale e 40 di responsabilità politica. Nella sua allocuzione ha posto l'accento sull'importanza del compromesso, del rispetto delle minoranze e della fiducia.
"La Svizzera è forte perché tutti sanno che non si gioca con determinati equilibri fondamentali", ha detto il consigliere federale dimissionario. Second Couchepin non ci possono essere una società dinamica, né soluzioni ai problemi politici e sociali senza un minimo di fiducia. Il magistrato ha colto l'occasione per ricordare ancora una volta la posta in gioco della votazione federale del 27 settembre sul finanziamento aggiuntivo dell'AI attraverso un aumento delle aliquote dell'IVA.
Il radicale vallesano ha anche rilevato l'isolamento della Svizzera e gli insegnamenti da trarre. "Questo isolamento - ha detto - ha le sue ragioni, ma ci impone anche maggior rigore nella gestione pubblica, più rigore nel rispetto delle regole del diritto internazionale, maggior dinamismo e capacità innovativa nei settori economico, dell'educazione, della scienza e della ricerca".
Pascal Couchepin ha concluso citando il poeta inglese John Donne, secondo cui "nessun uomo è un'isola".
ats
Foto apertura: Ti-Press Gabriele Putzu