Lo dicono il barometro 2023 della sicurezza dell’UPI e uno studio di Hellosafe.
BERNA - Velocità eccessiva, consumo di alcol o guida distratta. Sono diversi i motivi alla base degli incidenti sulle strade svizzere, una piaga purtroppo in crescita dopo la crisi sanitaria. A dirlo è uno studio di Hellosafe basato sugli ultimi dati pubblicati dall'Ufficio federale delle strade e dall'Ufficio federale di statistica.
Secondo l’analisi, i cantoni di Uri (3,1 ogni 1.000 abitanti) e Lucerna (2,5) registrano la più alta frequenza. Si tratta di un numero quasi 1,5 volte superiore a quello del canton Ticino (2,08). Le cifre si riferiscono ai sinistri che coinvolgono diversi tipi di veicoli e che provocano lesioni fisiche a una o più persone. Per quanto riguarda, invece, i dati assoluti, sono in testa i cantoni più popolosi. Il Ticino è ottavo in classifica con 731.
L'andamento sulle strade svizzere non è positivo. Tra il 2018 e il 2020 il numero era in diminuzione (- 6,3% in 2 anni). Tuttavia, questa cifra è aumentata nuovamente dal 2020, passando da 16’897 a 17’436 sinistri segnalati nel 2021, con un incremento del 3%. Nel 2022, il dato, ancora in crescita, ha raggiunto il triste record di 18.396 incidenti registrati sulle strade svizzere.
Nello specifico, le macchine e le e-bike hanno causato un numero sempre maggiore di incidenti mortali dal 2020, con aumenti del 22,5% e addirittura del 53% tra il 2020 e il 2022. Al contrario, i veicoli a due ruote e le biciclette tradizionali ne hanno “creati” meno. Infine, i sinistri con feriti gravi causati dalle e-bike sono aumentati dell’80% in 4 anni.
Secondo i dati del barometro dell’UPI, lo scorso anno sulle strade svizzere 241 persone hanno perso la vita, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Anche il numero dei feriti gravi è salito, più precisamente del 2% per un totale di 4002 casi. Nei centri abitati pedoni e ciclisti sono particolarmente esposti al rischio. «Queste cifre - si legge - attestano la necessità di intensificare gli sforzi a livello di prevenzione per migliorare la sicurezza, soprattutto nell’abitato».