La revisione della legge si prefigge di bandire la pubblicità di tali prodotti allo scopo di proteggere bambini e giovani
BERNA - Riprendono stamane i lavori alle Camere federali, con i due rami del parlamento in sessione fino alle 13.00. Due i temi importanti oggi in agenda a livello di divergenze: la revisione della Legge sul tabacco al Nazionale e la Legge sul Co2 agli Stati.
La revisione della legge sui prodotti del tabacco, frutto di un'iniziativa popolare accolta dal popolo, si prefigge di bandire la pubblicità di tali prodotti allo scopo di proteggere bambini e giovani.
La commissione preparatoria del Consiglio nazionale intende però inserire nel testo varie eccezioni, come già fatto in parte dagli Stati, ciò che ha messo in allerta il comitato promotore dell'iniziativa "Giovani senza tabacco": a suo parere, la legge così com'è presenta troppe scorciatoie, consentendo ancora la pubblicità per sigari e sigarette (in riviste lette prevalentemente da adulti, per esempio).
Destano anche incomprensione le eccezioni previste per le sponsorizzazioni di manifestazioni o la vendita itinerante in luoghi pubblici. A detta del comitato si tratta di eccezioni anticostituzionali che aggirano la volontà popolare. Se il parlamento dovesse persistere, non è detto che verrà lanciato un referendum o un'altra iniziativa.
Economia circolare e Co2 - Prima di passare al tema del giorno, il Consiglio degli Stati dovrà occuparsi, a livello differenze, del progetto di legge che mira a rafforzare l'economia circolare.
Liquidato questo tema, in fase di rifinitura, toccherà alla revisione della Legge sul Co2 per il periodo a partire dal 2025. Il disegno di legge, trattato a livello di divergenze, si pone come obiettivo il raggiungimento delle zero emissioni nette nel 2050.
Rispetto alla versione del Nazionale, la commissione dell'ambiente degli Stati intende ammorbidire la legge optando per "soluzioni pragmatiche": sotto accusa, in particolare, la quota di riduzione interna minima del 75% per gli anni dal 2025 al 2030. A tale riguardo, sia il Consiglio federale che la commissione non intendono formulare un obiettivo quantificato.
La commissione degli Stati respinge anche la promozione dell'installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, sostenuta dal Nazionale. Contrariamente alla Camera del popolo, la commissione non vuole nemmeno fissare obiettivi intermedi annuali in relazione ai valori obiettivo di emissioni di Co2 per le automobili nuove.