Da Minusio, a Magadino e Gerra, i primi riscontri dopo la posa dell’asfalto fonoassorbente. E vi spieghiamo perché è efficace anche con le auto elettriche
BELLINZONA - «Si sente una netta differenza. Adesso si dorme molto meglio». Sono le prime impressioni, captate tra chi vive a pochi metri dalla strada, trafficatissima, che dal centro di Minusio porta a Tenero. Da alcuni giorni gli abitanti possono misurare l’efficacia del nuovo manto stradale, un asfalto fonoassorbente. Un po’ in silenzio, senza troppo clamore, il Cantone da qualche tempo sta concretizzando la sua battaglia contro l’inquinamento fonico causato dal traffico veicolare. I primi cantieri, come quello a Minusio, oppure a Cugnasco-Gerra e Magadino, sono da poco terminati con la posa della speciale miscela in grado di ridurre il rumore causato dalle auto.
Rumore dimezzato - Ridurre il frastuono, ma di quanto? «Nei piani di risanamenti fonico elaborati - spiegano al Dipartimento del territorio (DT) - viene preso in considerazione un tipo di asfalto (definito SDA 4-12) grazie al quale, in base a test e monitoraggi effettuati in altri cantoni, si può ottenere un beneficio fonico di 3 decibel (ciò che equivarrebbe a un dimezzamento del volume di traffico)». Ma, sottolineano dal Cantone, «in base alla esperienze fin qui fatte subito dopo la posa si potrebbe avere una riduzione del rumore fino a 6 decibel».
Il catasto delle priorità - La strategia ammazza decibel passa da un credito quadro di 11 milioni di franchi stanziato nel 2016, ma anche dai sussidi federali. Tra i primi interventi quelli citati. «Le priorità sono stabilite in funzione della gravità della situazione fonica» spiegano sempre dal DT). Un precatasto cantonale è stato elaborato partendo dalle strade più trafficate (più di 2.000 veicoli al giorno): ciò che ha permesso di identificare per categoria le priorità d’intervento.
Dove serve: finestre - In prima battuta la Sezione protezione aria, acqua e suolo ha deciso di concentrarsi sui comuni e le località di priorità 1 e 2, dove si riscontrano i maggiori superamenti dei valori limite dell’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico. La precedenza oggi va a questi progetti di risanamento fonico. Da notare che, in base al principio costi-benefici, non sempre si procede con la posa del nuovo asfalto, ma in posti poco densamente abitati può essere sussidiato l’acquisto di finestre insonorizzate.
I costi e la durata - Per lo Stato si tratta di un investimento importante, ma non da urlo: «Il costo della posa di un asfalto fonoassorbente è di poco superiore, di circa 5-6 franchi al metro quadrato, rispetto alla pavimentazione standard. La durata di vita, prima della sostituzione, è di principio di 10 anni». Costi il linea con l’asfalto tradizionale e nessun problema di integrazione nel paesaggio, ecco perché la lotta al rumore passa da un asfalto di grana più fine, differente per elasticità e posato con tecniche particolari.
Auto elettriche, ma rumorose - L’uomo della strada potrebbe chiedersi se il parco veicoli sempre più a trazione elettrica, dunque silenziosa, non renda in definitiva inutili o frettolosi questi investimenti... La risposta è che in realtà il rumore prodotto dal rotolamento degli pneumatici sovrasta quello del motore tradizionale già dai 25 km/h. «Le auto elettriche - sottolineano dal DT - sono certo meno rumorose in fase d’accensione, ma con velocità superiori ai 25-35 km/h la loro rumorosità è paragonabile a quella dei veicoli con motore a combustione. Di conseguenza la pavimentazione fonoassorbente costituisce una misura efficace anche per i veicoli elettrici».
Lo smaltimento dell’asfalto - L’ultima è invece una nota dolente e riguarda lo smaltimento del vecchio asfalto (croste bituminose e fresato). Non tanto per il Cantone: «Da anni stiamo decisamente puntando al riciclaggio e al riutilizzo di questo materiale». Ma ai cantieri gestiti dal Dt, si aggiungono quelli autostradali e molto del materiali che finisce nei depositi ticinesi proviene dai lavori dell’Ustra (Ufficio federale delle strade). E per questo ancora si deve fare capo a piattaforme per l’esportazione dell’asfalto vecchio: «L’obiettivo - dicono al DT - è di avere una sufficiente capacità di smaltimento interna al cantone. Ecco perché il Dipartimento si adopererà nella sensibilizzazione degli altri enti affinché adottino misure analoghe alle nostre». Sperando che, trattandosi di fonoassorbente, a Berna ci sentano.