«Erano previsti diversi voli in più su Agno», spiega Davide Pedrioli, direttore di Lugano Airport.
«Ma», sottolinea, «le raffiche di vento e le tempistiche da rispettare hanno spinto i piloti a Malpensa».
LUGANO - È una Lugano più internazionale che mai, quella che viviamo questa settimana. Ma all'aeroporto di Lugano-Agno, stamattina, non c’è stato grande movimento. Buona parte delle delegazioni in arrivo da mezza Europa sono infatti atterrate a Milano-Malpensa, rovinando il momento di gloria all’aeroporto ticinese. Ma come mai?
«Le condizioni meteorologiche, all’orario di arrivo previsto, erano sfavorevoli», spiega Davide Pedrioli, direttore di Lugano Airport. «Tra le 9 e le 10.30 erano previsti diversi voli in più su Agno. Molte delegazioni hanno però infine toccato terra a Malpensa». Questo, a causa delle forti raffiche di vento e le tempistiche infelici. E su decisione dei piloti: «Gli esponenti dei vari Paesi dovevano essere a Lugano centro entro le 12. Quindi, per non incorrere in ritardi, l’alternativa era Malpensa».
La capacità operativa massima odierna non era comunque importante, specifica Pedrioli, e di parecchio inferiore rispetto a quella normale, con uno spazio aereo aperto. «Avremmo potuto far atterrare solo sei aerei, perché i velivoli in questione stazionano a Lugano, aspettando le delegazioni per il rientro e occupando spazio sulla pista».