Il Municipio: «La rete di distribuzione SES sarà presto riscattata» .
GRONO - Grono attacca la spina. Il Tribunale federale ha respinto il primo ricorso della SES e non è entrato nel merito del secondo. Si conclude quindi una vicenda nata anni fa, nel 2017, con la fusione dei tre comuni di Leggia, Verdabbio e Grono.
«Malgrado la disdetta notificata tempestivamente alla Società Elettrica Sopracenerina SA (SES) - scrive il Comune - il Municipio, a luglio 2019, fu costretto, suo malgrado, a rivolgersi al Tribunale amministrativo per chiedere a SES la cessione degli impianti».
Il TF, ad agosto, «ha accolto senza riserve le richieste». Di conseguenza, la SES ha inoltrato due ricorsi, cui il TF ha risposto in maniera negativa. «Questa è un’ulteriore conferma del buon lavoro svolto - continua il Comune - da anni stiamo lavorando per sviluppare una politica energetica lungimirante e volta a salvaguardare gli interessi regionali e della popolazione».
Il Municipio di Grono, «come già previsto nella Legge comunale sull’azienda elettrica intercomunale “Media Mesolcina Energia” e la Legge sull’approvvigionamento elettrico del Cantone dei Grigioni (LAEl GR), intende cedere le infrastrutture oggetto del riscatto e le attività a essa legate, esattamente come già avvenuto per la frazione di Leggia, a Media Mesolcina Energia (MME)».