Quasi la metà delle sponde del lago di Lugano appartiene a privati e non è quindi accessibile al pubblico.
LUGANO - Il lago di Lugano è quello le cui rive sono maggiormente in mano ai privati: è quanto mostrano nuovi dati cartografati su mandato della rivista di architettura Hochparterre di cui riferisce oggi la Neue Zürcher Zeitung (NZZ).
Come noto il tema dell'accesso alle rive (che devono essere pubbliche, secondo il Codice civile) è sempre molto dibattuto in Svizzera. Ed è ancora più di stretta attualità perché domenica prossima il canton Zurigo dovrà decidere alle urne su un'iniziativa che chiede la creazione di un sentiero rivierasco che colleghi le zone già oggi fruibili dalla popolazione.
L'analisi di Hochparterre dà le rive del Ceresio per il 48,5% in mano ai privati. Al secondo posto figurano Lago di Zurigo (46,0%) e Lemano (43,0%). Fra i 14 specchi d'acqua presi in esame quello di Neuchâtel (16,1%) figura invece fra i meno privatizzati.
Il lago con le rive maggiormente accessibili (nella misura del 64,6%) è l'Hallwilersee (fra i cantoni di Argovia e Lucerna), mentre quello di Lugano (34,7%) è secondo fra i peggiori, superato solo dal Lago di Sempach (27,2%), che oltre a una sensibile presenza di privati (39,5%) vede molto spazio occupato anche da via di comunicazione (33,3%, mentre il Ceresio su questo punto è al 16,9%).