Rimpatriata degli ospiti dell'ex Centro Al Suu di Bombinasco. A organizzarla il volontario Max Spinetti: «L'amarezza è rimasta».
La struttura chiuse a giugno 2023 tra tante polemiche. Tutti gli utenti comunque sono riusciti a trovare una nuova sistemazione. E adesso, per la prima volta da allora, si ritroveranno ancora una volta attorno a un tavolo.
ASTANO - L'appuntamento è previsto per domenica 2 giugno ad Astano. Più precisamente al ristorante Elvezia. Attorno a una tavolata si ritroveranno gli ospiti dell'ex Centro Al Suu di Bombinasco (Curio), chiuso esattamente un anno fa per problemi logistici ed economici. La struttura accoglieva una decina di persone con disabilità. Persone che hanno trovato nuove sistemazioni. E che si riuniscono grazie alla tenacia del volontario Max Spinetti. «Questa gente mi ha donato il cuore. Sono in debito. È un gesto dovuto fare questa rimpatriata».
La fine dell'avventura – Il caso del Centro Al Suu aveva fatto parecchio discutere. Fra Martino Dotta, direttore della Fondazione Francesco e presidente del Comitato dell'Associazione vivere insieme (AVI), si era ritrovato in una situazione complicata. Perché lo stabile necessitava di lavori di ristrutturazione urgenti per un costo insostenibile. E così il 30 giugno 2023 si è messa la parola fine a quell'avventura. «La delusione non mi è ancora passata – sostiene Spinetti –. Gli utenti erano abituati a vivere insieme. Era come una famiglia. Separarli è stato brutto».
Nuove vie – Eppure queste persone ce l'hanno fatta a superare il "trauma" della divisione. E Fra Martino, come promesso, ha trovato una sistemazione per tutti. C'è chi si è stabilito alla Casa Don Guanella di Maggia, chi alla Casa Al Pagnolo di Sorengo, chi alla Fondazione La Fonte di Neggio, chi alla Casa dei Ciechi di Lugano, chi alla Casa Faro di Riazzino. E poi ancora c'è chi abita in un appartamento protetto, seguito da personale specializzato. Un'altra utente vive in una struttura d'oltre Gottardo e sembra trovarsi bene.
Costanza – «Io sono riuscito a mantenere il contatto telefonico con tutti – afferma Spinetti –. Spesso vado anche a trovarli. Per me sono amici. Li ho sempre trattati alla pari». Spinetti di mestiere fa il pittore. Ma continua a occuparsi degli ex ospiti del Centro Al Suu nel tempo libero. Con una costanza encomiabile. «Lo faccio perché penso sia giusto. Punto. Non devo mettermi in mostra di fronte a nessuno. Non ho secondi fini».
Emozione – Un antipasto. Un piatto di risotto e arrosto. E un dessert a sorpresa. È il menù che il prossimo 2 giugno attende l'allegra "banda di Bombinasco". «Per la prima volta si ritroveranno tutti l'uno di fronte all'altro. Sarà un momento davvero emozionante. Al pomeriggio li porterò al laghetto di Astano. Era un posto che adoravano. Vorrei che questa rimpatriata diventasse un appuntamento fisso da rinnovare ogni anno».